“Dopo aver ricordato che la Costituzione nell’art.29 riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio e sottolineato che , come unione tra un uomo e una donna, la famiglia rappresenta l’unica istituzione naturale aperta alla trasmissione della vita, sottolineiano che «le istituzioni devono provvedere allo stanziamento di fondi pubblici per garantire quanto finora premesso e non per, al contrario, finanziare programmi di indottrinamento che vanno contro il diritto stesso».
«È nostro impegno tutelare società, famiglie e bambini, preso atto dell’esistenza della cosiddetta `teoria del gender´, secondo cui `le differenze biologiche fra maschio e femmina hanno poca importanza, perché ciò che conta sarebbe il proprio ´genere’’, ossia la percezione che una persona avrebbe di sé». La mozione presentata è tesa a impegnare la giunta affinché nelle scuole «non venga introdotta la `teoria del gender´ e che venga rispettato il ruolo della famiglia nell’educazione all’affettività e alla sessualità, riconoscendo il suo diritto prioritario ai sensi dell’art. 26 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e dei decreti che riconoscono le scelte educative dei genitori».
Chiediamo che questa mozione venga discussa nel prossimo Consiglio Comunale”.
Pescia 23.10.2015
I Consiglieri Comunali
Luca Biscioni e Gianpaolo Pieraccini
Comunicato stampa
1 commento
ManolaM. says:
ott 25, 2015
I consiglieri comunali fanno bene a essere vigili ed a stimolare la giunta su questioni così delicate come la posizione di quanti teorizzano l’inesistenza biologica delle differenze sessuali tra maschio e femmina che sarebbero solo costruzioni sociali.In tal modo, si legittimerebbero il matrimonio, l’adozione e le tecniche riproduttive tra persone dello stesso sesso.
In realtà, tali posizioni confondono il sesso (sex) ed il genere (gender) e negano i risultati degli studi di genere che non solo ammettono l’esistenza del sesso biologico, ma approfondiscono la composizione della nostra identità con le quattro categorie di sesso, genere, orientamento sessuale e ruolo di genere.
Se il sesso (maschio/femmina) è determinato biologicamente, il genere (uomo/donna) è un costrutto sociale.
Per quanto riguarda la paventata introduzione della teoria del gender nelle nostre scuole, è bene che ci sia un dibattito in consiglio comunale perchè, evidentemente, quello parlamentare sull’art. 1 comma 16 del DDL SCUOLA (13 LUGLIO 2015, N.107) non è bastato ed è stata vana anche la circolare MIUR 15/09/15 che contiene chiarimenti e riferimenti normativi a supporto del suddetto articolo.
In sintesi, tali riferimenti normativi sono:
gli artt. 3, 4,29,37,51 della Costituzione Repubblicana;
il Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere;
The Hate speech (la Collaborazione con l’alleanza europea per il contrasto all’istigazione all’odio);
le Strategie di Lisbona…
Tutto ciò “al fine di trasmettere la conoscenza e la consapevolezza dei doveri costituzionali anche per raggiungere e maturare le competenze chiave di cittadinanza nazionale , europea e internazionale entro cui rientrano la promozione dell’autodeternimazione consapevole e del rispetto della persona.
Si richiama, poi, l’attenzione degli insegnanti per aumentare le competenze relative all’educazione, all’affettività, al rispetto della diversità e alla pari opportunità di genere ed al superamento degli stereotipi di genere”.