La frattura in atto nel PD pesciatino arriva ad una traumatica conclusione. L’ ex sindaco Antonio Abenante, con una votazione alla quale hanno presenziato solo 3 consiglieri comunali su 5, e precisamente Marco Niccolai, Maurizio Di Vita e Roi Giorgi (assenti Antonio Abenante e Roberto Michelotti che ha contestato i modi in cui è stata convocata la riunione) è stato sollevato dal suo incarico ed ha  ha nominato Roy Giorgi nuovo capogruppo.
 
Questo fatto che evidenzia una profonda lotta intestina al PD , in corso da mesi e sancisce, a nostro parere una spaccatura irreversibile all’interno di questo partito che può prefigurare, come ventilato da più parti una lista civica dell’ex sindaco alle prossime elezioni comunali.
 
Abenante non è certo uno sprovveduto, ha una lunga esperienza politica e conosce a fondo le varie problematiche del nostro comune e certo non si metterà da parte a favore di quelle ”tre giovani promesse” del PD che invece di ricucire hanno preferito uno strappo lacerante e forze irreversibile che potrebbe prefigurare nuovi scenari politici con alleanze del tutto inedite.
 
 Antonio Abenante, che già alcune settimane fa si era detto disponibile a “passare la mano” «anche per testare le capacità di coloro i quali, all’interno del partito, prendono continuamente le distanze dalle mie posizioni” certamente non resterà con le mani in mano e questa sua defenestrazione da capogruppo del PD potrebbe ritorcersi contro il suo ( ex ?) partito avendo ancora a Pescia una solida base di consenso della quale forse i tre ” giovani rampanti del PD” non sembrano aver tenuto troppo di conto.
 
CHI VIVRA’ VEDRA’, ma la battaglia vinta oggi dalla giovane segreteria del locale PD potrebbe prefigurare una guerra perduta nell’immediato futuro.