Pubblichiamo il comunicato stampa del commissario straordinario di Forza Italia di Pescia Andrea Tintori che contiene una forte critica al sindaco Giurlani per la sua nomina del nuovo CDA del San Domenico :
”Finalmente, in data 7 agosto, il Sindaco Giurlani ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione della casa di riposo San Domenico.
Essendo scaduto il mandato del Commissario Straordinario Elena Lorenzi il 31/7 u.s. questo atto viene, tardivamente, a colmare un vuoto di potere protrattosi per una settimana, nella quale la struttura è stata abbandonata a se stessa, in un periodo in cui risultano in ferie entrambi gli impiegati amministrativi.
Evidentemente il Sindaco aveva qualche problema, ha pensato molto, e la montagna ha partorito il classico topolino. Infatti, rifiutato il metodo proposto dai Consiglieri del gruppo di FORZA ITALIA, ovvero la ricerca di professionisti pesciatini al di fuori delle logiche di lottizzazione politica, il Sindaco ha pensato bene di seguire le vecchie procedure spartitorie, forse non estranee al collasso della Casa di Riposo.
Ha nominato il segretario cittadino del PD, un consigliere del centrosinistra di Uzzano, un candidato non eletto della lista socialista che lo ha sostenuto alle passate elezioni, ha dato alla minoranza(?) grillina un posto ricoperto da un membro del CDA uscente, ed ha nominato un signore di San Quirico d’Orcia, che venendo da così lontano e non percependo alcun compenso, si presume proveniente dall’UNCEM, tanto per cambiare.
Sicuramente queste saranno persone per bene e qualificate, che si impegneranno al massimo, ma il San Domenico necessitava di un cambio di marcia, di un Comitato di salute pubblica che scaturisse dalla Città, desiderosa di salvare un’istituzione antica e gloriosa. Al contrario ancora una volta tutto sarà delegato alla disciplina di Partito (PD). E di questo avremo presto conferma, specialmente se si deciderà, vista l’emergenza, di nominare una figura tecnica di rilievo, che non sarà selezionata di sicuro per meriti, ma, come sempre, per “vicinanza” di partito.”
Forza Italia-Pescia-
Il commissario straordinario
Andrea Tintori
Comunicato stampa
3 commenti
ROBERTO says:
ago 9, 2014
Come commentato in Valdinievole oggi, le mie riflessioni sul nuovo consiglio del S Domenico, sono rivolte a cosa questi consiglieri dovranno fare. LA STRADA SI PRESENTA PIUTTOSTO IN SALITA, CON DEBITI INCANCRENITI, CON NUOVI APPALTI, CON RISTRUTTURAZIONI DI UNA PARTE DI UN EDIFICIO, CON GESTIONI LEGATE AL RISPARMIO, CON NUOVE ATTIVITA’ DA SVOLGERE ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO, CON IMMEMSO DIALOGO CON LA ASL DI RIFERIMENTO, CON RAPPORTI CON I GIUDICI TUTELARI, CON LE VENDITE DI IMMOBILIRI DATI ALL’ISTITUTO PER COLORO CHE NON HANNO SOLDI PER PAGARE. COME SI PUO’ VEDERE, LE COSE VANNO FATTE SUL SERIO E SE ORESTE AVESSE ERRATO A DARE I NOMI DEL CONSIGLIO, NON CI SAREBBERO ALTRE STRADE CHE LA CHIUSURA DELLO STESSO, O LA NOMINA DI ALTRO CONSIGLIO PIU’ AUTOREVOLE. INOLTRE SE AVESSE ERRATO DOVRA’ RISPONDERE ALL’OPINIONE PUBBLICA, COSA CHE NON CREDO CHE SUCCEDA. PER QUANTO RIGUARDA IL PRESIDENTE, SARA’ ELETTO ALL’INTERNO DEL CONSIGLIO, SENZA TROPPI RIGUARDI ALL’APPARTENENZA DEL PARTITO. SE QUESTA MANOVRA DOVESSE FALLIRE DALLA PADELLA ( voluta DALLA PRECEDENTE AMMINISTRAZIONE PER RAGIONI POLITICHE) SI FINIREBBE NELLA BRACE, MERITA RICORDARE CHE IL VECCHIO CONSIGLIO, HA LAVORATO BENE E CHE MERITAVA PIU’ ATTENZIONE, STIAMO A VEDERE COSA ACCADRA’CON IL VENTO NUOVO SPERANDO CHE NON PORTI UN NUOVO COMMISSARIAMENTO
francesco says:
ago 10, 2014
La nomina del nuovo C.d.A. del S.Domenico, pur essendo un atto dovuto previsto dallo Statuto della stessa Casa di Riposo,ha soprattutto il sapore di una mossa gattopardesca.
Cercando di dare una immagine di rinnovamento, in realtà sembra che si operi perchè tutto rimanga invariato e torni come prima. In particolare,prima della nomina del Commissario, resa indispensabile per l’emergere di una situazione debitoria mai denunciata prima, come testimoniano i verbali delle varie riunioni tenutesi col vecchio C.d.A.(in cui erano presenti rappresentanti di tutti i Partiti presenti in Consiglio Comunale) e come gli stessi Sindacati(CGIL e CISL)delle operatrici possono confermare in qualsiasi momento. Questi verbali sono ben conservati e fanno testo, il resto sono solo parole e polemiche fini a se stesse. In ogni occasione veniva ripetuto che la situazione era di grossa difficoltà,ma che tutto poteva risolversi con la ri- partenza delle Cure Intermedie e con l’ inserimento di 2-3 nuovi ospiti e su questo ci siamo impegnati personalmente e costantemente, giorno per giorno. Mai si è fatto cenno alla montagna di debiti che intanto stava montando nei confronti della Cooperativa, fino a quando la situazione è letteralmente esplosa nel gennaio 2014 rendendo indifferibile la nomina di un Commissario che facesse chiarezza su tutta la situazione e indicasse linee guida per cercare una soluzione che, prima di tutto, garantisse la sopravvivenza della Casa di Riposo.
In questi pochi mesi, il Commissario ha lavorato molto bene e ha dato, nella sua relazione, degli indirizzi che ora anche il Sindaco sembra aver recepito, almeno a parole. Bisogna lavorare principalmente sulle USCITE con i costi fissi, legati soprattutto al personale e alla organizzazione degli orari di lavoro, mentre per le ENTRATE io credo che non ci sia molto da aspettarsi : le Cure Intermedie sono ripartite, sia pure col contagocce, ma non si può dimenticare che, intanto, la Regione ha tagliato il Fondo per la Non-autosufficienza e non viene erogata la “quota sanitaria” per integrare le rette di ricovero in Case di Riposo che ricadono perciò sulle famiglie…ma quante famiglie possono reggere rette di 3200 euro al mese?
Di fronte a questa situazione così difficile, ci aspettiamo allora che il Sindaco completi la sua azione con la nomina di un Amministratore Unico che, come il Commissario, gestisca in prima persona TUTTO il Bilancio, controlli fino all’ultimo centesimo in uscita e ,al tempo stesso,proponga e porti avanti un Piano per la messa in sicurezza della Struttura, ripianando nel tempo il Debito enorme accumulato.
Il nuovo C.d.A.,come da Statuto, svolgerà compiti di “indirizzo e vigilanza”, e, onestamente, non è opportuno scendere in giudizi e polemiche preventive contro questi nuovi consiglieri che, come sempre nel S.Domenico,non percepiranno alcun compenso. Fondamentale,però, è che ci si affidi alla figura dell’Amministratore Unico prima indicata. E’l'unica via che può condurre la Casa di Riposo fuori dalle difficoltà attuali, seppure con molta fatica e pazienza…qualsiasi altra soluzione è destinata al fallimento e chi se ne rendesse responsabile dovrà assumersene anche il peso politico, perchè la Casa di Riposo, pienamente inserita nel tessuto storico e sociale della nostra Città da più di 100 anni, è ormai un patrimonio irrinunciabile per Pescia e per tutti i pesciatini.
roberto says:
ago 10, 2014
Vorrei rispondere al post di francesco, che sembra esperto in materia di case di riposo. Quello che il vecchio consiglio fece, è PALESE AGLI OCCHI DI TUTTI e documentato punto per punto. Non servono solo due o tre ospiti, ma ne necessitano 20 o 30, sia con cure intermedie come diurne fino ad oggi non accettate, per motivi di autorizzazioni, Concordo con l’istituzione di un AMMINISTRATORE UNICO, CHE CONTROLLI GIORNO PER GIORNO TUTTE LE ENTRATE CHE LE USCITE, COME L’INSERIMENTO DI GIOVANI SI affiancati a qualche persona ANZIANA. Bisogna a tutti i costo limitare il non necessario e gli sprechi, come nel lavoro del personale. L’amministratore unico è la strada giusta