Il dott. Conforti ci invia il seguente comunicato che volentieri pubblichiamo :
La recente pioggia di nuove nomine ha certamente potenziato l’apparato burocratico della mega-ASL Toscana Centro, nata dalla soppressione delle vecchie ASL con lo scopo di semplificare l’ accesso e migliorare la qualità dei servizi di Assistenza.
Eppure, è bastato il primo picco di patologie stagionali per mandare tutti in crisi, con sovraffollamento al Pronto Soccorso e caccia ai posti-letto. Nè si può parlare di “emergenza”, perchè da troppi anni succede lo stesso e si deve pittosto parlare di precisi errori di programmazione e di sistema .
E allora entrano in gioco le responsabilità della politica che non interviene. Oppure lo fa’ come il sindaco attuale, con interventi estemporanei, fuori tempo, fuori luogo e privi di un qualsiasi significato pratico.
Certamente esiste un problema di posti-letto, soprattutto nei nuovi Ospedali e col modello di “intensità di cure” che porta a una riduzione del numero e della durata dei ricoveri, secondo le direttive sempre più stringenti della Regione.
Ma problemi ancora più grossi esistono per il Personale, ogni giorno in prima linea, sempre sotto numero, ma fondamentale per il funzionamento dei servizi. E così pure per il Territorio, dove mancano strutture che funzionino da filtro per l’ Ospedale, come le Cure Intermedie che noi a Pescia, in largo anticipo, attivammo al SanDomenico fin dal 2011 e che oggi dovrebbero essere riprese e potenziate.
Insomma, c’è bisogno di una critica seria e di una profonda revisione degli indirizzi dettati dalla Regione per garantire equità e pari dignità di assistenza per tutte le zone e tutti i cittadini.
Ma di questa critica, per ovvie ragioni di parte, non c’è traccia fra gli amministratori attuali.
Che, anzi, applaudono a questi indirizzi, che pure penalizzano i loro territori, come nell’ ultima Conferenza dei Sindaci del Dicembre scorso. A piena, ulteriore conferma della loro totale inadeguatezza a sostenere i bisogni veri e primari delle persone e in particolare di chi è più in difficoltà…
dott.F.Conforti
2 commenti
Lorenzo Puccinelli Sannini says:
gen 9, 2017
Certamente l’ospedale di Pescia non aveva bisogno di nuovi burocrati, bensì di un incremento di paramedici e di posti letto. Del resto la volontà politica regionale di ridurre gradatamente il nostro ospedale a poco più di un pronto soccorso si è palesata da tempo. Ormai credo sia chiaro per chiunque che i pur meritevoli appelli del dottor Conforti ed i post di Nicola Cecchi non sono sufficienti per evitare il disastro. Penso che i cittadini di Pescia e della Valdinievole tutta dovrebbero prendere in considerazione delle azioni più incisive. Ricordiamoci che dall’efficienza del nostro ospedale dipende non solo la salute, ma la stessa sopravvivenza di tutti noi.
ManolaM. says:
gen 9, 2017
Le contestazioni sul modello ospedaliero per intensità di cura sono note, come le criticità della sanità territoriale e le dinamiche trasversali che le determinano.
Non voglio , però , dilungarmi togliendo “il mestiere” ad altri.
mi preme , invece, ricordare la notizia ,che non ho visto sulla cronanca locale, apparsa su Toscana Notizie del 5 Gennaio 2017 che riporta le indicazioni dell’assessorato alla sanità ai direttori asl e aoup per all’affluenza ai pronto soccorso della Regione per il picco influenzale.
Il contenuto è il seguente:
“FIRENZE – Una lettera a tutti i direttori generali e sanitari delle aziende sanitarie territoriali e di
quelle universitarie per invitarli a “porre la massima attenzione alla situazione dei Pronto soccorso,
utilizzando ogni strumento utile a diminuire il disagio delle persone che vi accedono e del personale
che ci lavora: dunque rafforzamento dei numeri del personale medico-infermieristico addetti al
Pronto soccorso, anche in via straordinaria e temporanea, e reperimento straordinario di posti letto a
supporto dei Pronto soccorso aumentando i letti nelle osservazioni brevi e nei reparti di medicina
interna. Si invitano inoltre i direttori a favorire il potenziamento delle risposte anche attraverso le
case di cura o le strutture intermedie per facilitare le dimissioni. Infine si chiede alle direzioni di
organizzare i reparti ospedalieri per consentire le dimissioni dei pazienti anche nei giorni festivi e
prefestivi”. “La Toscana si trova infatti a fronteggiare una situazione straordinaria
e imprevedibile. “Dobbiamo fare i conti con un picco influenzale straordinario con accessi ai Pronto
soccorso aumentati anche dalla legittima preoccupazione destata dai recenti casi di meningite –
spiega Saccardi – e da presenze di personale medico e sanitario sotto la media per il periodo ancora
legato alle festività; non ci sono assolutamente problemi di carenze strutturali”. L’assessore coglie
l’occasione per ringraziare il personale sanitario che in questi giorni sta fronteggiando con
competenza e senso di responsabilità il particolare periodo di pressione e tutti coloro che hanno
deciso di interrompere il proprio legittimo periodo di vacanza per dare una mano a tanti colleghi e
al sistema sanitario”.
A questo punto mi chiedo se gli interventi in oggetto siano in corso di realizzazione o se si debba continuare a parlare!.