Investiamo, informiamo e ci formiamo. È questo che conta per evolversi, è questo che fa il vivaismo pistoiese. Ed il progetto integrato di filiera 3S Eco-nursery, Smart Specialisation Strategy’ racchiude tutti questi elementi.

3S Eco-nursery, Smart Specialisation Strategy’ è il progetto integrato di filiera (Pif) coordinato da Coldiretti, presentato a Pistoia a Palazzo dei Vescovi. Mette insieme enti di ricerca e oltre 90 aziende vivaistiche, di cui oltre 20 che investono direttamente, capofila del progetto è la Romiti Vivai. In totale oltre cento partner del Pif approvato da Regione Toscana nell’ambito del Psr 2014-2020.

Michela Nieri e Simone Ciampoli, presidente e direttore di Coldiretti Pistoia, insieme a Marco Romiti di Romiti Vivai (capofilia del Pif) e i tecnici progettisti hanno presentato, nei giorni scorsi, 3S Eco-nursery ad una folta schiera di imprenditori agricoli e a rappresentanti istituzionali: dall’assessore regionale all’Ambiente, Federica Fratoni, ai consigliere regionali Marco Niccolai e Massimo Baldi, e poi il vice sindaco di Pistoia Daniela Belliti, il sindaco di Montale, Ferdinando Betti, Renato Ferretti della provincia di Pistoia. Hanno portato il loro contributo all’iniziativa anche il presidente della Camera di commercio di Pistoia, Stefano Morandi, e Umberto Alunni, direttore generale della Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, che ha gentilmente concesso l’uso di Palazzo dei Vescovi.

5,7 milioni di euro gli investimenti previsti da 3S Eco-nursery, Smart Specialisation Strategy’, con un contributo pubblico di 2,6 milioni. La presentazione è avvenuta nei giorni scorsi. Grazie al progetto integrato di filiera, mettendosi insieme, vivaisti piccoli e meno piccoli riescono a raggiungere la massa critica e poter accedere a collaborazioni con enti di ricerca primari: università di Firenze, Viterbo, Salerno, del Cnr e del Crea-Viv insieme per rendere sempre più verde il verde delle piante ornamentali pistoiesi.

“È questo che ci serve, è questo che fa bene al settore produttivo pistoiese -spiega Coldiretti Pistoia-”.

Nel Pistoiese sono 5000 gli ettari di colture che restituiscono ossigeno. “Siamo unici e vogliamo essere ancora migliori, proiettando la nostra produzione in una dimensione che cura sempre più la sostenibilità di tutte le fasi produttive delle piante”.

È già oltre un quarto la superficie a vivaio dove si produce col marchio di uno dei sistemi di certificazione ambientale. E con 3S aumenteranno superfici e aziende certificate.

“È questo che ci interessa. Non ci interessa invece rincorrere chi meglio dà addosso alle produzioni che immettono ossigeno in atmosfera, e provvedono al sostentamento di tante famiglie, producendo piante. Siamo per l’uso efficace e rispettoso delle normative di prodotti fitosanitari”, spiega Coldiretti.

A supporto del lavoro delle aziende Coldiretti ha redatto un opuscolo sull’uso degli agrifarmaci. Nell’ultimo anno, solo nelle sedi Coldiretti Pistoia, sono passati circa 500 tra imprenditori agricoli e dipendenti, per rinnovare, o ottenere per la prima volta, il patentino per l’uso consapevole ed efficace dei prodotti da applicare sulle piante per evitare che vengano attaccate da agenti nocivi.

Con il progetto integrato di filiera l’ente pubblico stimola meritoriamente il progetti di filiera, con un importante contributo economico, “che sarebbe infruttuoso senza la volontà degli imprenditori di continuare a metterci quattrini di tasca propria per coltivare -spiega Coldiretti- nel rispetto delle politiche ambientali europee piante eccellenti e sempre più rispettose dell’ambiente in tutte le fasi del ciclo produttivo”.

Tante le azioni previste in questo Pif che servono a trovare nuove soluzioni più ecocompatibili. Tra questi, un biotrituratore mobile, utilizzabile in tante aziende: macinerà gli scarti verdi che potrebbero essere utilizzati come terricciato, sostituendo la torba che importiamo da paesi lontani

Coldiretti Pistoia

Comunicato stampa