Impedire che il vento ci porti via un pezzo della nostra economia del verde, pensare insieme

alle istituzioni soluzione che permetta sospensione rate mutuo, agevolazioni Inps,

un aiuto a ricostruzione di serre e capannoni aziendali

Prevenzione: è già possibile prenotare lo sconto sulla polizza

I danni causati dal vento ai vivai nella nottata del 5 marzo sono superiori al 30%, per salvare 150/200 aziende pistoiesi occorre pensare insieme alle istituzioni una soluzione che permetta di ottenere i benefici previsti in caso di proclamazione della calamità naturale: sospensione delle rate di un mutuo, agevolazioni contributive dall’Inps, un aiuto immediato alla ricostruzione di una serra o un capannone aziendale. Sono interventi che possono fare la differenza tra la chiusura o la prosecuzione dell’attività del 10/15% dei vivai pistoiesi, specializzati nella produzione di piante ornamentali. “150/200 aziende che se potessero fruire di uno di questi aiuti sopravviverebbero -commenta Vincenzo Tropiano, direttore di Coldiretti Pistoia-: la già difficile congiuntura economica, è stata resa ancora più irta e potenzialmente letale per tante belle aziende, piccole e meno piccole, dalle folate del vento della notte del 5 marzo scorso. A risentirne, purtroppo, livelli occupazionali e famiglie di dipendenti e imprenditori agricoli”.

Coldiretti ha raccolto le segnalazioni di 450 aziende per un totale di 91 milioni di euro. “Purtroppo tante aziende non hanno segnalato i danni subiti: per sfiducia, consapevolezza dell’esiguità delle risorse e dei tempi lunghi per ottenerle, perché impegnate a mettere in sicurezza le serre -continua Tropiano-. Inoltre, come abbiamo già rilevato occorre tener conto anche dei danni parziali alle piante e le spese di ripristino”. Sono costi anche le tantissime giornate occorse per la risistemazione delle vasetterie e delle piante in campo. Le piante non distrutte, ma solo danneggiate, non saranno commercializzabili prima di due o tre anni, comportando perdite economiche ingenti per cicli produttivi che si allungano sempre più.

Di fatto i danni subiti dalle aziende sono superiori al 30% della media del fatturato del comparto. Percentuale che avrebbe reso possibile la proclamazione dello stato di calamità naturale. “Per impedire che il vento ci porti via un pezzo della nostra economia del verde occorre pensare insieme alle istituzioni una soluzione che permetta di ottenere ai vivai i benefici previsti in caso di proclamazione della calamità naturale: sospensione della rate di un mutuo, agevolazioni contributive dall’Inps, un aiuto immediato alla ricostruzione di una serra o un capannone aziendale”.

Intanto è essenziale che le aziende agricole, non solo i vivai, si attivino per prenotare lo sconto sulla polizza contro le calamità: ben il 65% del premio assicurativo torna sul conto corrente delle aziende tramite un contributo pubblico. Visti i continui eventi meteo ‘fuori norma’ -spiega Coldiretti Pistoia-, dalla grandine, al vento, al caldo, al gelo-brina l’assicurazione delle colture è sempre più un indispensabile strumento strategico per le aziende agricole. Il contributo pubblico al costo della polizza è del 65% per tutte le colture, riconosciuto alle aziende che sottoscrivono la polizza e che sono in regola con contributi, fascicolo Artea, ecc.. Coldiretti, sulla base dello scadenzario fornito dal Codipra Toscano (il consorzio regionale di difesa delle produzioni agricole), comunica che la richiesta del contributo per le produzioni 2015 va effettuata prima della sottoscrizione della polizza e comunque entro il 15 maggio 2015. La ‘prenotazione’ non impegna i vivai e le altre aziende agricole alla successiva sottoscrizione. Sono assicurabili, beneficiando del contributo, la produzione, gli impianti e le serre (non vi rientrano capannoni e fabbricati).

La prima scadenza è il 20 aprile 2015 per la sottoscrizione della polizza sulle colture arboree frutta; uva, olive e autunno vernine: frumento duro e tenero, avena, orzo, farro e altri cereali minori. In questo caso, contestualmente alla sottoscrizione della polizza si chiede il contributo. Entro il 31 maggio 2015 si deve sottoscrivere la polizza sulle colture primaverili e da rinnovo: mais, girasole, soia sorgo, patate, ortaggi.

Entro il 31 ottobre 2015 si deve sottoscrivere la polizza per le colture florovivaistiche e per altri ortaggi.

Il pagamento dei premi per tutte le tipologie avviene a partire da ottobre. Il rimborso del contributo del 65% avverrà sul conto corrente aziendale entro la fine del 2015. Per richieste preventivi, prenotazioni contributi e sottoscrizioni, rivolgersi alla sedi Coldiretti o al Codipra Toscano: www.codipratoscano.it.

Comunicato stampa