Pistoia come sede universitaria: è l’obiettivo del percorso avviato ufficialmente con la firma del protocollo d’intesa fra Università degli Studi di Firenze, Comune di Pistoia e Fondazione Caript. Al centro dell’iniziativa è lo sviluppo in città di attività che, in via prioritaria, riguarderanno la ricerca e la didattica negli ambiti di Agraria, Ingegneria, Professioni sanitarie e servizi alla persona.
Stamani nell’auditorium dell’Antico Palazzo dei Vescovi a Pistoia i contenuti dell’accordo sono stati illustrati dalla rettrice dell’Ateneo fiorentino Alessandra Petrucci, dal sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi e dal presidente di Fondazione Caript Lorenzo Zogheri alla presenza di rappresentanti delle istituzioni e delle categorie economiche e sociali.
«Abbiamo accolto con grande interesse la proposta di collaborazione formulata da Fondazione Caript e Comune di Pistoia – ha affermato la rettrice – l’accordo getta infatti le basi per sviluppare in città attività di ricerca, didattica, valorizzazione delle conoscenze e innovazione».
«Questa è una grande opportunità di crescita per il territorio – interviene il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi -, un motore di sviluppo economico e di innovazione sociale determinante per la nostra città ma anche per le aree vicine. Oggi concretizziamo l’avvio di un percorso che consentirà di portare a Pistoia corsi universitari nelle discipline agrarie ed ingegneristiche, garantendo così una complementarietà con il nostro tessuto produttivo. Quando ho iniziato a lavorare a questo progetto, trovando da subito l’unione di intenti e la collaborazione della Fondazione Caript, e poi l’intesa con l’Università degli Studi di Firenze a cui va il mio ringraziamento, l’obiettivo primario era quello di garantire al nostro territorio una prospettiva di sviluppo che necessariamente deve passare dalla ricerca e dall’innovazione e, al contempo, di arricchire il percorso di formazione universitario grazie alle peculiarità e alle competenze che si trovano qui a Pistoia. La giunta comunale ha dunque approvato il protocollo d’intesa tra Comune, Fondazione e Università convinta di poter intraprendere un percorso fruttuoso per la città e per tanti giovani che potranno studiare, formarsi e pensare ad una prospettiva occupazionale sul nostro territorio. Durante il corso di quest’anno, lavoreremo affinché questo progetto si concretizzi».
«Questo progetto – ha sottolineato il presidente Zogheri – rappresenta uno dei punti qualificanti del Documento programmatico triennale della Fondazione, che indica come obiettivo strategico la nascita a Pistoia di un polo qualificato di formazione che sia hub d’innovazione, in raccordo con settori trainanti dell’economia locale. Essere una città universitaria, infatti, consente di fare un grande salto di qualità anche in termini di sviluppo del tessuto sociale e produttivo, a iniziare dai settori del vivaismo e dell’industria ferroviaria. Per Pistoia si tratta di una novità assoluta perché, diversamente dal passato, oggi stiamo parlando di interi ambiti di studio da trasferire in città in una nuova sede decentrata dell’Università di Firenze, con il conseguente coinvolgimento di giovani da tutta Italia».
Primo passo è la costituzione di un gruppo di lavoro per verificare la fattibilità del progetto, definendone contenuti, tempi e quadro delle risorse necessarie. L’insediamento universitario comprenderà attività didattiche e di ricerca, di trasferimento tecnologico e di trasformazione produttiva delle conoscenze. Tra gli ambiti di verifica i servizi agli studenti, docenti, ricercatori e le collaborazioni con il tessuto economico pistoiese.
L’accordo nasce dall’esigenza dell’Ateneo di sviluppare la presenza di proprie strutture in contesti territoriali caratterizzati da produzioni legate agli ambiti didattici e scientifici, nonché dalla necessità di trovare una nuova sede per la Scuola di Agraria e per il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali.
Il Comune di Pistoia ha manifestato interesse ad accogliere sul territorio l’Università, impegnandosi a individuare una pluralità di opzioni relative agli insediamenti nell’ambito di una pianificazione urbanistica generale ed eventualmente immobili di sua proprietà.
Fondazione Caript assicura il proprio supporto a tutto il percorso, anche mettendo a disposizione aree e immobili di proprietà, come quelli degli enti strumentali Uniser (fondazione dedicata a ricerca, innovazione e alta formazione) e Gea-Green Economy and Agriculture (società dedicata ai vari ambiti della transizione ecologica e alla cura del grande parco alle porte di Pistoia).
Il gruppo di lavoro dovrà presentare i risultati dell’analisi di fattibilità entro la fine del 2024.
Riccardo Fineschi
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