“Estendere protocollo di sorveglianza sanitaria gratuita a chi ne fa richiesta all’istituto Martini di Montecatini. Fare chiarezza su presunti ritardi nella diagnosi a Prato del primo caso”

 

«Chiediamo di estendere gratuitamente il protocollo di sorveglianza sanitaria a chi ne fa richiesta all’istituto alberghiero “Martini” di Montecatini e una relazione da parte dell’Asl 4 di Prato sull’assistenza prestata al giovane dell’istituto che alla fine di dicembre si era rivolto al nuovo ospedale di Prato dove, secondo i genitori, la positività alla Tbc non era stata rilevata».  È la dichiarazione dei consiglieri regionali di Più Toscana/Nuovo Centrodestra, il pistoiese Antonio Gambetta Vianna e il membro della IV commissione Sanità Gian Luca Lazzeri, e della consigliera comunale di Buggiano (molti studenti del “Martini” provengono proprio dal comune buggianese) del Nuovo Centrodestra, Letizia Zei. I due consiglieri regionali hanno presentato un’interrogazione urgente alla Giunta regionale. All’alberghiero di Montecatini, infatti, sono stati riscontrati ben 13 casi di tubercolosi dopo il primo occorso a un giovane studente originario di Prato.

Ed è proprio sulla vicenda di questo primo caso che si focalizza soprattutto l’attenzione degli esponenti regionali del Nuovo Centrodestra. «Come denunciato sulla stampa qualche settimana fa dalla madre del ragazzo – spiegano –, lo scorso 13 dicembre il giovane era stato portato al nuovo ospedale di Prato e pare che al nosocomio di Galciana inizialmente la vicenda sia stata sottovalutata. La signora sarebbe tornata col figlio una seconda volta in ospedale dopo aver interpellato il medico di famiglia, ma pare che al “Santo Stefano” non abbiano minimamente pensato che potesse trattarsi di tubercolosi. Tbc che è stata diagnosticata in seguito al Meyer di Firenze».

Eppure, come già denunciato da Lazzeri tempo fa, i casi di tbc in Toscana sono rilevanti. Nel 2010 la tubercolosi è stata contratta da 387 persone, nel 2011 da 338 e nel 2010 da 305. «Anche se i casi di tbc sono in calo rispetto agli anni passati, ciò che è accaduto tra Prato e Montecatini dimostra che non va affatto abbassata la guardia. Chiediamo – concludono gli esponenti del Nuovo Centrodestra – che l’Asl 3 di Pistoia si attivi affinché vengano fatti screening gratuiti approfonditi sugli studenti dell’istituto alberghiero montecatinese che ne faranno richiesta».

 

Comunicato stampa