E’ uno spettacolo molto divertente e non un trattato di psicologia”. Così Cinzia Leone presenta il suo “Mamma sei sempre noi miei pensieri. Spostati!”, in programma giovedì 8 marzo alle ore 21.15 al Teatro Pacini di Pescia. Scritto dalla stessa Cinzia Leone e Fabio Mureddu (che ne è anche il Regista) con la partecipazione di Federica Lugli, lo spettacolo racconta della “mammità” o “mamma dentro di noi”, del distacco dal cordone ombelicale, di come la mamma condiziona i nostri atteggiamenti, i nostri pensieri, e tutto il nostro essere. Viene “analizzata” comicamente l’impronta che ogni madre lascia sulla propria figlia, e che la figlia lascerà a sua volta sui propri figli.

Ho avuto una madre che mi ha tormentato tutta la vita con le gocce per terra; lei teorizzava il lavandino asciutto… che è un controsenso assoluto” – e prosegue – “Per bere un bicchiere d’acqua dal lavandino dovevamo fare una serie di rituali per evitare che qualche goccia schizzasse fuori”. La voce dell’amore diceva “non mi gocciolate per terra, che è una cosa che non sopporto!” o “non dovete bagnare il lavandino quando bevete!” Erano pretese folli che andavano letteralmente contro la fisica!

Quando Cinzia è andata finalmente a vivere da sola ha deciso di buttare delle secchiate per terra per sentirsi libera da quelle che sono state le imposizioni di mamma; avrebbe voluto liberarsi dal condizionamento materno e dalla voce dell’amore della mamma dentro di sé, ma… C’è sempre un “ma”. “Una sera, finita una cena a casa mia – racconta l’attrice – un amico si è proposto di lavarmi i piatti. Come una posseduta gli ho urlato dietro – no, che mi fai le gocce per terra! A quel punto il mio amico si avvicina a me e fissandomi negli occhi ha detto – Mamma di Cinzia, esci da questo corpo e liberala!”. Da quell’episodio nasce “Mamma sei sempre nei miei pensieri… spostati! E’ la voce dell’amore di mamma che risuona dentro di noi, come un’eco, da sempre e per sempre. Durante lo spettacolo arrivano le telefonate della madre che le sottopone problemi gastrici, intestinali e Cinzia, condizionata dalle telefonate, viene portata a  ripercorrere le origini della vita – e l’evoluzione della mamma – dal protozoico, l’era primordiale, al cenozoico, fino all’era attuale.

Un invito della Leone al pubblico di Pescia: “Venite con mamma! Fate un corpo unico, come già siete e venite, attaccati dal cordone ombelicale che non avrete mai staccato (sicuramente!): ve lo tagliamo noi! Ma chi è il chirurgo? Cinzia Leone. Un chirurgo di grido… perché griderete quando ve lo taglieranno! (Da grandi fa sempre più male!)”.

 

 INFO BIGLIETTI tel. 391.4868088 

Sito web: http://www.teatropacini.it/

 

Comunicato stampa