Calo di fatturato immediato, con ripercussioni sul flusso turistico futuro. La montagna pistoiese è interessata in contemporanea da tre emergenze sulle strade, che danneggiano residenti, turisti e attività economiche a cominciare dalle aziende agricole e agrituristiche, che spesso svolgono la propria attività ben oltre i 1000 metri di quota.
A creare disagi sono la statale Porrettana, la Cutigliano-Melo-Doganaccia e la Strada provinciale 20. “Una situazione grave, che pregiudica le tante iniziative e investimenti in montagna –commenta Coldiretti Pistoia-. Ribadiamo l’invito a tutte le Istituzioni di attivarsi perché trovino una soluzione efficace per effettuare gli interventi necessari alla viabilità”.
Bastano pochi dati forniti dalle nostre aziende agricole–spiega Coldiretti Pistoia- a esemplificare una realtà pesante: le attività lungo la Porrettana denunciano un calo di fatturato del 30/40%. La statale 64 che collega Pistoia a Bologna è interrotta da mesi e ne soffrono le aziende delle località attraversate della strada: Pavana, La Cugna, Signorino, ecc. nei comuni di Pistoia e di Sambuca P.se (situazione analoga per il versante bolognese).
È chiuso anche il ponte dei Mandrini, situato lungo la Sp20, sopra Pian di Novello, nel comune di Abetone-Cutigliano. Dovrebbe riaprire lunedì 24 giugno, ma finora il calo di traffico ha avuto conseguenze importanti sull’attività delle aziende agricole.
Da tempo perdurano i disagi della mancata manutenzione della strada Cutigliano-Melo-Doganaccia, dove vige il limite di velocità di 30 km orari. Anche guidando con tutte le precauzioni del caso rimane una strada pericolosa: mancanza di guard rail, e manto stradale in condizioni precarie creano di frequente danni ai veicoli. Solo considerando la località il Melo, sono 100 i residenti che rischiano di rimanere isolati e una decina di aziende agricole (molti gli agriturismi) che perderanno clientela (chi torna in un luogo dove si arriva solo ‘scansando’ buche?).
Coldiretti Pistoia
Comunicato stampa