Stasera importante riunione del Consiglio Comunale dove tra gli altri punti all’ordine del giorno vi è al punto sette il  “Riconoscimento debiti fuori bilancio”:  un problema scottante, preso atto dell’estrema delicatezza della situazione finanziaria  del Comune.

Infatti nella proposta di delibera vengono evidenziati debiti fuori bilancio  per quasi un milione di euro, emersi dopo la seduta dell” ultima commissione bilancio che si è svolta venerdì scorso.

Una situazione che  sembra aver complicato  il lavoro dei revisori dei conti, chiamati a elaborare singoli pareri per ogni situazione debitoria “potenzialmente individuabile”, e dunque riconoscibile, come “debito fuori bilancio”. Di solito, infatti, il collegio fornisce un parere unico, complessivo, ma in questo caso ogni fattispecie meritava un approfondimento specifico. Inoltre, nelle loro relazioni, i revisori avrebbero evidenziato e raccomandato all’amministrazione di verificare eventuali responsabilità da parte dei tecnici e responsabili dei servizi. In alcuni casi, infatti, si sarebbe riscontrato che sono stati acquisiti beni e servizi senza impegno di spesa o in assenza di documentazione, il che non consente la legittimità del riconoscimento del debito e la non riconducibilità della spesa all’ente. Infine, alcune situazioni debitorie sono molto vecchie e questo implica una difficoltà oggettiva nel ricostruire correttamente le partite provenienti da anni precedenti.

Ora resta da vedere cosa comporterà l’emergere di questa situazione. A Pescia, si sa, il clima politico è già a cose normali più “vivace” che altrove, figuriamoci di fronte a un quadro del genere. E, infatti, le speculazioni politiche non si sono fatte attendere dopo la riunione di venerdì, con addirittura voci (abbastanza improbabili)  di dimissioni  da parte dell’amministrazione.

Certo è    che il nuovo sindaco che sarà eletto a primavera,  se la Corte dei Conti non respingerà  a metà febbraio il ricorso del Comune con conseguente commissariamento dell’Ente , dovrà affrontare da subito una situazione difficilissima dovuta non solo dalla pesantissima situazione finanziaria del Comune. ma anche dalla riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato e dalla forte evasione delle entrate dovuta alla pesante crisi economica generale.

 

Fonte Il Tirreno