Nella prossima primavera si terranno a Pescia le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale. I partiti del centrosinistra, che dovrebbero presentarsi uniti a questa tornata elettorale, pensano già al programma al quale dovrebbero seguire le primarie. Attualmente di fanno i nomi di Marco Niccolai, Oreste Giurlani e Andrea Giuntoli, ai quali potrebbero aggiungersi altri nominativi.
Come riportato dal Tirreno si procede verso una ricomposizione, in vista delle prossime amministrative, della divisione interna al centrosinistra, con la spaccatura nel Pd che aveva portato alla nascita della lista civica Pescia Democratica.
Ad annunciarlo lo stesso movimento: «Dopo gli ultimi due anni di lavoro comune all’opposizione della giunta di centrodestra – si legge sulla nota di Pescia Democratica – e alla luce dei recenti avvenimenti in consiglio, con la presentazione della mozione di sfiducia e l’appoggio fornito all’amministrazione Marchi proprio dall’ex sindaco e avversario alle amministrative del 2009 Abenante crediamo che si sia chiuso un ciclo e si possa aprire una nuova fase di collaborazione nell’area riformista che coincide con il potenziale elettorato del Pd; percorso peraltro facilitato anche dal quadro politico nazionale dove il Pd sta rielaborando la propria proposta in modo aperto, nell’ottica del completamento di un percorso di costruzione di un vero partito della sinistra riformista a vocazione maggioritaria. È ciò che noi abbiamo sempre auspicato e per questo abbiamo sostenuto Matteo Renzi».
«Non possiamo non apprezzare – continua la nota – il contenuto del recente documento politico approvato all’unanimità dal Pd di Pescia, che parla di ricomposizione in via prioritaria dei pezzi dell’area riformista pesciatina e di superamento delle divisioni del passato che non hanno più ragione di sussistere proprio per come si sono sviluppate le cose nella politica locale».
Quindi Pescia Democratica ritiene «che ci siano tutte le condizioni per avviare da subito nell’area riformista un confronto politico-programmatico per delineare un programma innovativo per la città, una griglia di idee concrete per il rilancio della città che deve uscire dal buio profondo in cui è stata sospinta gradualmente dalle ultime amministrazioni». Un compito che, viene detto, spetta in prima battuta all’area riformista.
«Prima di tutto le idee e i programmi elaborati in modo aperto e partecipato – chiude la nota – poi la selezione di una classe dirigente che sia in grado di dare gambe ai progetti coniugando innovazione e credibilità. Anche su questo punto siamo d’accordo con il Pd sulla necessità di individuare la candidatura a sindaco in via prioritaria con primarie aperte di coalizione, dove il candidato acquisisca l’autorevolezza e lo spessore necessari per presentarsi come sindaco del centrosinistra, di quell’elettorato di opinione che nella nostra città è sempre stato determinante per le vittorie alle amministrative. Su questi indirizzi stategici noi di PesciaDemocratica ci rendiamo disponibili al confronto e alla collaborazione».
Fonte Il Tirreno