Convegno ”Etica e Libertà”
 
Canonica di San Quirico in Valleriana – Pescia.
14 giugno 2014
 
Le religioni mostrano in genere una certa riluttanza a porsi come prime responsabili degli aspetti materiali dell’esistenza. In effetti, esse sembrano aver dimenticato che a un corretto comportamento sul piano etico da parte dell’individuo, dovrebbe corrispondere una ”buona vita”, vale a dire una vita ”piena” e ”soddisfacente,” non solo dal punto di vista spirituale, ma anche da quello materiale. Da questa – all’apparenza semplice –  constatazione nasce l’idea del convegno ”Etica e Libertà”, promosso dalla Commissione Cultura dell’Unità Pastorale Valleriana, e che si svolgerà a San Quirico (Pescia) il prossimo 14 giugno. Secondo l’idea che ha ispirato il convegno, è caratteristica piuttosto comune delle religioni di concentrarsi quasi esclusivamente sulla salvezza spirituale, trascurando la dimensione per così dire ”materiale” dell’esistenza. Le religioni sembrano in genere ignorare quasi del tutto le ricadute positive che l’etica ha  sugli aspetti materiali del vivere quotidiano. Persino certi adagi che affondano le radici nella tradizione spirituale, e che  hanno un tempo costituito dei veri e propri capisaldi della cultura popolare, si vanno oramai perdendo.  Un esempio per tutti: ”male non fare, paura non avere”. Cosa voleva dire? Voleva dire che se non si agisce secondo il male, quanto ad azioni e omissioni, non abbiamo nulla da temere, perché le forze divine ci proteggeranno premiando il nostro corretto agire. Parlando di questo diffuso atteggiamento della religione riguardo alla materia, è appena il caso di osservare che non si deve con ciò negare il gigantesco quotidiano impegno delle religioni nel sollevare dalla sofferenza e dall’inedia milioni di individui attraverso l’enorme mole di beni, servizi  e assistenza offerta. La responsabilità che qui si vuole evidenziare riguarda il lasciar passare quasi inosservata la possibilità di attivare, attraverso un comportamento etico,  il potenziale di auto-protezione di cui l’individuo sembrerebbe autonomamente dotato.
Se l’aspetto ”salvifico” sul piano materiale dell’agire secondo etica entrasse nella nostra mentalità, vivremmo meglio ogni istante, senza la frustrazione dell’attesa della salvezza eterna che procrastina  al dopo morte la ricompensa, facendola apparire ai più come nulla affatto certa, una sorta di chimera irraggiungibile.  Ma chi dovrebbe farsi portatore dell’idea secondo cui la salvezza (materiale e spirituale) è qui e ora, anzi è una sorta di processo in divenire, che si compie in ogni istante della nostra vita e i cui effetti vivi e immediati possono essere constatati da ognuno di noi? Certamente dovrebbero essere i leader religiosi a farlo, ma anche tutti coloro che, in ogni parte della società, sperimentano questo stato di cose nella propria vita e ne possono divenire testimoni influenti. L’aspettativa che nulla di grave possa accadere alla nostra vita se ci saremo sforzati d’improntarla ad eticità,  contribuirebbe senz’altro a farci vivere senza l’ansia ossessiva del domani. Molte angosce quotidiane originano infatti dal vivere nella trepidazione per per quello  che potrà riservarci il futuro sul piano materiale.  E se dovessi perdere il lavoro? E se dovessi ammalarmi? E se mi succedesse qualcosa? Attingere alla certezza che la vita materiale si fonda su una sorta di remunerazione etica, tale per cui c’è sempre una corrispondenza tra il nostro modo di operare e tutto quello che ne conseguirà, equivale a non sentirsi più in balia di un destino sul quale siamo del tutto impotenti ad esercitare un seppur minimo controllo. Equivarrebbe  a raggiungere la certezza che dal bene non può che discendere il bene e, viceversa, dal male non può che discendere il male.
Il convegno si articola su tre interventi: il primo, del Prof. Antonio Gentili, che ha guidato per anni la Casa di Esercizi Spirituali di Eupilio, individua quei passi delle Scritture dove si fa riferimento alla corrispondenza tra agire etico e ricaduta positiva nel vivere quotidiano; con il secondo intervento, il Prof. Giancarlo Bruni, docente di Ecumenismo presso la facoltà teologica Marianum di Roma, tenterà di sistematizzare in chiave dottrinaria ciò che sarà emerso dal primo intervento; il terzo intervento, che sarà curato dal prof Alberto Frassineti della Scuola di Economia Civile di Loppiano (FI), riguarderà l’applicazione pratica dell’etica ai meccanismi dell’economia in genere, con particolare riguardo alle ridefinizioni dei concetti di delega, rappresentanza, responsabilità e leadership che tale applicazione comporta.
 
 Comunicato stampa
 
Commissione Cultura

Unità Pastorale Valleriana
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San Quirico  - Valleriana – Pescia (PT)
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