Il comune di Pescia, il sindaco Oreste Giurlani e la maggioranza stanno cercando di recuperare il danno fatto durante l’ultimo consiglio comunale quando la minoranza, sollevando una questione meramente procedurale e formale, ha di fatto impedito l’approvazione del regolamento dei contenziosi tributari, che contiene diverse agevolazioni per i cittadini.
“Purtroppo l’opposizione ha fatto valere una norma che prevede che atti regolamentari debbano essere comunicati 30 giorni prima ai consiglieri, vanificando la possibilità di adottare il 29 Marzo il regolamento dei contenziosi tributari, il decreto legge 119, emanato dal governo- conferma Oreste Giurlani-. Una forzatura formale, che va a svantaggio dei cittadini. Dispiace perché il provvedimento si poteva tranquillamente adottare e l’opposizione ha dimostrato ancora una volta la sua scarsa elasticità e la poca attenzione ai bisogni dei cittadini, preferendo proseguire sulla strada del contrasto all’amministrazione comunale a prescindere dai risultati che questo produce”.
Per l’amministrazione comunale la situazione è ora problematica, perché nel testo il termine ultimo per l’approvazione e quindi per adottarlo è il 31 Marzo e questa scadenza pare perentoria. In ogni caso, anche se l’amministrazione comunale trovasse il modo per approvarlo positivamente, rimarrebbe il danno fatto, perché i margini per accedere a queste facilitazioni per i cittadini si restringono, dato che per l’utilizzo delle agevolazioni c’è tempo solo fino al 31 Maggio.
“Ammesso che sia possibile approvarlo ugualmente, resterebbero comunque pochi giorni alle persone che hanno contenziosi con la pubblica amministrazione per accedere a queste opportunità – si rammarica il sindaco Oreste Giurlani- e , sinceramente, non mi pare un prezzo basso per una impuntatura formale di contrapposizione politica. Si tratta di una operazione fine a se stessa perché credo che sulla importanza del provvedimento anche l’opposizione sia d’accordo. Bastava usare il buonsenso e chiedere informazioni ulteriori : i consiglieri di minoranza avrebbero così appreso che la nota di approfondimento e quindi di attuazione del regolamento è stata inviata ai comuni da Ifel il 7 o 8 Marzo. E’ quindi evidente che per il 29 marzo non ci sarebbero stati i 30 giorni, ma non certo per colpa dell’amministrazione comunale. Invece di apprezzare la celerità con la quale gli uffici hanno predisposto l’atto, si è voluto disquisire sulle formalità. Non credo sia un modo costruttivo di agire e mi dispiace che ci rimetteranno i cittadini, come potrebbe avvenire nel caso delle famose tre cartelle della Tari”.
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Comunicato stampa