Ricorso Adiuvandum 23 ottobre 2013

Pubblichiamo il comunicato stampa del Comitato dei Cittadini della Valle del Pescia contro il progetto del Business Park nell’area delle Macchie di San Piero:

“Il malcontento degli abitanti residenti/confinanti con le are che a sud del comune di Pescia sono state destinate ad ospitare l’ampliamento della zona industriale ( cosi’ detto Business Park) si e’ ulteriormente concretizzato con un “ intervento ad adiuvandum” nel ricorso promosso nel 2012 al Tribunale Amministrativo Regionale. Questa volta in oltre 270 hanno sottoscritto l’atto formale e tra essi anche “Legambiente-Circolo Valdinievole”. L’atto, notificato al Comune di Pescia in data 23 ottobre 2013, pone l’accento su una serie di vizi negli atti amministrativi del Comune che potrebbero portare all’annullamento della delibera consiliare del 31 gennaio 2012, con la quale e’ stato approvato il Piano Strutturale. Alcuni atti peccano di totale e inammissibile delega di funzioni ( vedi quello dell’Ufficio Urbanistica a favore di uno studio professionale privato), altri di insufficiente garanzia di imparzialita’ e terzieta’ nelle valutazioni, venendo a mancare il presupposto di “separatezza” richiesta dalla disciplina regionale ( vedi l’ individuazione della Giunta Comunale come “ Autorita’” Competente” a valutare la VAS). I vizi riguardano anche le procedure utilizzate per una corretta valutazione dei reali rischi idrogeologici dell’area collocata tra i torrenti Pescia. Nessuno studio ha tenuto di conto che le disastrose alluvioni che hanno caratterizzato il passato di quel territorio sono sempre avvenute per rottura degli argini e non per tracimazione ( da qui l’ insistente richiesta all’Amministrazione Comunale da parte del Comitato per i Cittadini della Valle del Pescia di mettere in opera uno studio sulla sicurezza degli argini fluviali). Si puntualizza che il Business Park verra’ localizzato in un’area a profonda vocazione agricola, caratterizzata da un tessuto economico composto da piccole e medie imprese agricole e florovivaistiche tipiche della “Valle dei Fiori”: si andra’ inevitabilmente a “strangolare” l’intero sistema produttivo ed occupazionale basato appunto sull’ economia “verde”. Al di la’ degli atti formali, gli abitanti continuano ad essere molto preoccupati dei risvolti che una cosi’ “pesante” previsione edificatoria potrebbe portare all’attuale fragile equilibrio economico-idraulico, senza trascurare l’impatto ecologico e le conseguenze fiscali sull’area.”

Comunicato stampa