“Sono tanti i settori che da mesi denunciano la mancanza di manodopera: la logistica, i servizi, l’edilizia, come ho spiegato anche nel mio ultimo question time con il ministro Orlando, lo scorso 5 agosto. È ormai chiaro che la responsabilità è, in buona parte, del reddito di cittadinanza. Una misura attuata dal primo governo Conte che non ha creato nemmeno un posto di lavoro, non ha, ovviamente, risolto il problema della povertà e, spesso e volentieri è finito nelle tasche di chi non ne aveva nemmeno bisogno”. Lo scrive in una nota Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia.
“Fortunatamente, tutte le forze politiche, tranne il Movimento 5 Stelle, hanno capito che una revisione del reddito di cittadinanza è urgente e necessaria. La risposta del ministro Orlando, però, non sembra andare nella direzione giusta. Anche se il ministro, rispondendo alla mia interrogazione, si era detto disponibile ad ‘individuare correttivi’ per ‘collegarlo più efficacemente al sistema delle politiche attive del lavoro’, ha scelto di affidarsi al ‘comitato scientifico’ istituito qualche mese fa. Questa però non è una mera ‘questione tecnica’. La revisione del reddito di cittadinanza deve essere una scelta ‘politica’, pensata da tutte le forze di maggioranza e discussa in Parlamento. È la politica che deve prendersi la responsabilità di modificare, in meglio, questa misura, che deve ovviamente rimanere per chi davvero ne ha bisogno, creando però al tempo stesso le condizioni per far entrare chi può nel mondo del lavoro e investendo in formazione. Le nostre imprese devono essere messe in grado di lavorare, basta con misure assistenzialiste che drogano il mercato del lavoro. Si istituisca un tavolo politico per ragionare insieme e si discuta al più presto la rimodulazione del reddito in Parlamento”, ha concluso la deputata azzurra.
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