Lunedì 15 Febbraio ore 21,15 su Rai 5 (canale 23) andrà in onda la prima puntata de L’Atlante Che Non C’è, dedicata ai luoghi de Le Avventure di Pinocchio; la trasmissione è una guida turistica in quattro puntate che esplora paesi, città e mondi immaginari della letteratura e che dedica il primo appuntamento al capolavoro letterario di Carlo Collodi, sulle tracce i luoghi che ruotano attorno al burattino più famoso del mondo. La trasmissione si potrà rivedere poi su Rai Play.

 

Le riprese sono del 22 e 23 ottobre 2021, quando la troupe del regista Davide Venturi è stata per due giorni a Collodi (PT), presso la Fondazione Nazionale Carlo Collodi per le riprese video di alcune parti del programma e per provare ad individuare, col supporto “scientifico” della Fondazione Collodi, i luoghi che hanno ispirato, o che oggi ispirerebbero, l’autore del capolavoro letterario, Carlo Lorenzini in arte Collodi. Proprio dal nome del paese dove trascorreva l’infanzia dai nonni materni e dove lavorava la madre, presso i signori Garzoni della splendida Villa e dello storico giardino monumento nazionale.

 

Sebbene, come sempre affermato dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi, la fortuna del libro sta proprio nel non citare mai i luoghi descritti, tanto che molti si raffigurano le avventure in vari paesi del mondo, la biografia basata su i documenti e i carteggi di Carlo Lorenzini può darci qualche indizio.

 

Per questo il regista Venturi, nel suo lavoro di indagine, ha intervistato il presidente della Fondazione Nazionale C. Collodi, Pier Francesco Bernacchi, e la professoressa Daniela Marcheschi, consigliere della Fondazione e presidente dell’Edizione Nazionale delle opere di Carlo Lorenzini “Collodi”.

 

La troupe del programma Rai ha anche visitato la maestosa Quercia di Pinocchio che si trova a pochi chilometri dal Parco di Pinocchio, sul territorio di Capannori; l’albero monumentale che avrebbe ispirato la celebre scena dell’impiccagione del burattino da parte degli assassini, ovvero il Gatto e la Volpe camuffati.

 

Un viaggio che ha portato Venturi anche a far visita alla azienda Zamperla (Vicenza) che costruirà a Collodi il Nuovo Paese dei Balocchi previsto dal progetto di ampliamento del Parco Policentrico Collodi-Pinocchio. Una sorta di moderni giostrai da ricollegare al paese dei balocchi descritto nel romanzo.

Zamperla opera  a livello internazionale, suoi il famoso parco divertimenti a Coney Island e il parco stagionale in Central Park, solo per citarne due dei più famosi.

 

Venturi e il suo staff hanno poi fatto visita a Mauro Lampo, l’artista delle dolomiti che realizza le statue del burattino del progetto della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, premiato dal Mibac nell’ Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018, denominato “Pinocchio all’Opera”, da un’idea di Sinapsi Group di Parma.

 

La troupe ha visitato il borgo di Collodi e, naturalmente, il Parco di Pinocchio e lo Storico Giardino Garzoni. Il luogo al quale l’autore ha legato i suoi ricordi di infanzia. Possibile che nel programma appaiano anche Viareggio e Livorno, i mari che Carlo Lorenzini conosceva.

 

Come precisato nel comunicato dell’Ufficio Stampa Rai: ““L’Atlante che non c’è”, in onda dal 15 febbraio ogni lunedì alle 21.15 su Rai5, è una guida turistica in quattro puntate con la quale esplorare paesi, città e mondi immaginari della letteratura che hanno conquistato un’indiscutibile verità “architettonica”. Un libro e un luogo immaginario: in ogni puntata l’attore e doppiatore Marco Vivio va alla scoperta di un libro e dei suoi mondi anche con l’aiuto di illustri lettori: da Vinicio Capossela a Piero Dorfles, da Ascanio Celestini a Salvatore Esposito, da Davide Enia a Donatella Finocchiaro. E ci sono anche molti scrittori: Stefania Auci, Matteo Nucci, Nadia Terranova. Al centro del primo episodio, il Pinocchio di Collodi e i suoi mondi immaginari. Un’architettura povera e buia, dove il divertimento non è sinonimo di luce. Il viaggio è in Toscana per proporre un itinerario turistico letterario alla ricerca del Paese dei Balocchi, del Campo dei Miracoli e della casa di Geppetto. Il tutto grazie al punto di vista di Salvatore Esposito, uno degli attori più famosi del panorama italiano, del piglio simpatico e arguto del critico letterario Piero Dorfles e degli affascinanti racconti di Ascanio Celestini.

Gli episodi successivi racconteranno l’Italia di Ulisse, la Vigata del Commissario Montalbano, il Lago maggiore delle storie di Piero Chiara”.

 

 

 

Adele Tasselli

Fondazione Naionale Carlo Collodi

Comunicato stampa