Da oggi disponibile la Prato Card, il nuovo passepartout della città per un’immersione nella bellezza che dura 365 giorni l’anno.
Prato Card infatti è il biglietto unico a prezzo agevolato che consente la visita tutto l’anno ai principali musei della città: Museo di Palazzo Pretorio, Museo del Tessuto, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Musei diocesani. La carta è nominale, si acquista nelle biglietterie dei musei aderenti e si rivolge a quanti vivono la città perché ci abitano, ci lavorano, o la possono frequentare facilmente perché vivono in Toscana e possono godere della sua proposta culturale più volte l’anno. Prato Card infatti, consente di accedere ai musei aderenti anche tutti i giorni, anche solo per ammirare un’opera o trascorrere qualche ora immersi nell’arte nel proprio museo del cuore.
L’offerta si articola su due proposte differenti:
Prato Card 365 (20 euro) è un abbonamento per i musei della città; ha la durata di un anno e permette l’accesso ai percorsi permanenti dei musei, escluse le mostre temporanee e gli eventi con bigliettazione dedicata; dà diritto, inoltre, al biglietto ridotto alle mostre temporanee e agli eventi con bigliettazione dedicata, al biglietto ridotto per un accompagnatore e a uno sconto nei bookshop;
Prato Card Young (10 euro), pensata per favorire l’accesso ai musei per i giovani fino a 25 anni che vivono la città tra scuole e biblioteca, alla ricerca continua di spazi di identità e socialità; offre le stesse opportunità della Prato Card 365, ma con un prezzo ulteriormente scontato per favorire gli under 25, che potranno così con soli dieci euro l’anno: accedere sempre ai percorsi permanenti dei musei, ottenere un biglietto ridotto per accedere alle mostre temporanee e agli eventi con bigliettazione dedicata, avere il biglietto ridotto per un accompagnatore e lo sconto nei bookshop.
La carta rappresenta inoltre un modo per manifestare un gesto d’amore verso la città, partecipando in maniera attiva alla sua vita culturale, prendendosi cura del suo patrimonio e diventando, in qualche modo, ambasciatori della bellezza di Prato!
Numerosi studi hanno confermato lo stretto rapporto tra benessere e cultura, mettendo in luce come i due elementi siano strettamente legati. Secondo una ricerca realizzata dall’University College London e pubblicata nel 2019 dal British Medical Journal e ripresa dal sito italiano Finestre sull’Arte, l’aspettativa di vita di coloro che visitano musei aumenta rispetto alla media: quanti visitano un museo o si recano ad almeno un evento culturale all’anno vedono il rischio di morte precoce ridotto del 14%. Inoltre più si partecipa, più il rischio scende: chi frequenta eventi d’arte con maggiore frequenza (mensilmente o più) ha un rischio che si abbassa fino al 31%.
Prato Card è disponibile anche nel nuovo formato 4 giorni e Family, per venire incontro alle esigenze dei viaggiatori alla scoperta della città:
Prato Card 4 (16 euro) è pensata per i singoli visitatori e ha la durata di 4 giorni; dà diritto a un accesso per museo, comprensivo delle mostre temporanee, e a uno sconto nei bookshop;
Prato Card Family (28 euro), per la famiglia (2 adulti + figli fino a 14 anni) è un biglietto unico per accedere a tutti i musei della città con un prezzo accessibile; dura 4 giorni e dà diritto a un accesso per museo per 2 adulti e i figli under 14, comprensivo delle mostre temporanee, e a uno sconto nei bookshop.
I servizi della Prato Card si arricchiranno nei prossimi mesi, offrendo altri vantaggi ai possessori, perché l’esperienza a Prato non si fermi alla visita al museo, ma tocchi tutta la città nei diversi momenti della giornata, come quello della pausa al ristorante o dell’acquisto di prodotti tipici prima del rientro a casa.
“La Prato Card raccoglie quattro musei molto importanti per la città di Prato – afferma Simone Mangani, assessore alla cultura del Comune di Prato -, che vanno a costituire una rete museale riconosciuta dalla Regione Toscana. Esisteva già una card museale a Prato ma quella presentata oggi è uno strumento diverso da tanti punti di vista: mette al centro gli elementi più rappresentativi della nostra città, i musei, ma nulla vieta che possa aprirsi anche ad altre realtà locali interessate a contribuire alla crescita della rete. Ci sono due tipologie di card, una pensata per i cittadini della Toscana e una per i turisti e in generale i visitatori occasionali della città: è un vero e proprio strumento in grado di dare una maggior consistenza all’offerta della rete museale cittadina, cresciuta nel corso del tempo. Infine, abbiamo fatto una scelta: i cittadini, in particolare i giovani, avranno la grande opportunità di visitare le collezioni permanenti di tutti i musei, e si tratta di un patrimonio ormai parte integrante della città; si favorisce quindi un modo diverso di approcciarsi alla cultura di Prato”.
“Mi preme valorizzare il metodo nuovo con cui abbiamo realizzato questa card, uno degli obiettivi più significativi della Prato Card è arrivare ai giovani under 25, che i musei magari non li hanno mai visitati, per questo abbiamo deciso di andare loro incontro anche dal punto di vista economico – commenta Rita Iacopino, direttrice del Museo di Palazzo Pretorio -. Rivedo molto il nostro approccio nella famosa frase di Philippe Daverio sulla necessità di avvicinarsi in maniera più lenta alla fruizione dei musei. Lavoreremo con scuole, università e categorie economiche su convenzioni e accordi per far crescere questa rete che oggi compie un significativo salto di qualità. Questa card promuove una visione diversa del turismo pratese, anche per chi raggiunge la nostra città dalla Toscana”.
“La Prato Card, parlando dal punto di vista turistico, propone tariffe molto competitive per visitare i quattro musei cittadini coinvolti – aggiunge Gabriele Bosi, assessore al turismo del Comune di Prato – e rappresenta uno strumento perfetto per promuovere il turismo pratese nelle varie fiere di settore nazionali e internazionali a cui partecipiamo. Inoltre, la card è pensata per aprire nuove collaborazioni e convenzioni sul territorio per aumentare il livello e la qualità della ricettività”.
Hanno partecipato alla conferenza stampa anche Stefano Collicelli Cagol, direttore del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Veronica Bartoletti, direttrice dei Musei Diocesani e Filippo Guarini, direttore del Museo del Tessuto.
Prato Card è un progetto realizzato con il contributo della Regione Toscana tramite il bando Sistemi Museali 2023.
«La gente di solito va nei musei e guarda
quattrocento quadri in un’ora e mezza.
Torna con dei piedi gonfi così e va alla ricerca di una
Coca-Cola tiepida per dimenticare l’esperimento.
I luoghi dove stanno i quadri si chiamano pinacoteche,
come esistono i luoghi dove stanno i libri che si chiamano biblioteche.
Nessuno va in biblioteca e legge tutti i libri.
Uno che va in una pinacoteca, in un museo,
dovrebbe andare a vedere due quadri.
All’inizio, a mio parere, addirittura uno solo.
Quello che l’ha fatto il quadro spesso ci ha messo due anni a farlo.
Cosa mi dà il diritto a me di guardarlo in venticinque secondi?
Quando erano in Chiesa, la gente li vedeva
da quando nasceva a quando moriva: tutta la vita.
E adesso deve vederlo in un minuto
mentre sta correndo al quadro prossimo?».
Philippe Daverio
Per saperne di più www.prato-musei.it e sui siti dei musei aderenti all’iniziativa.
Nella foto: La presentazione della Pratocard. Da sinistra: Filippo Guarini, Veronica Bartoletti, Gabriele Bosi, Simone Mangani, Rita Iacopino, Stefano Collicelli Cagol.
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Comunicato stampa