Il commento del consigliere Gian Luca Lazzeri
«Le retribuzioni dei dirigenti dell’Asl 3 di Pistoia ammontano a 4.500.000 di euro, di cui oltre un milione per ruoli non sanitari». È quanto afferma il consigliere regionale di Più Toscana e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, che fa il punto sulle retribuzioni lorde del 2012 per i dirigenti dell’azienda sanitaria pistoiese.
«Dei 19 dirigenti che rivestono ruoli professionali e amministrativi – spiega – in 10 superano la soglia dei 70.000 euro annui con punte di 102.000 mentre in alcuni casi la parte variabile dello stipendio (indennità, premi di risultato e bonus) si aggira dai 15.000 ai 21.000 euro. Mentre per il personale medico, alle retribuzioni, si devono affiancare i guadagni derivanti dall’attività di intramoenia che in alcuni casi possono avvicinarsi molto alla retribuzioni percepita dall’Asl.
Retribuzioni legittime, alle quali però come contropartita in regime ordinario corrispondono dei tempi d’attesa lunghissimi per i pazienti. Rivolgendosi al servizio intramurario è possibile ottenere l’appuntamento in 2 o 3 giorni, magari nello stesso locale e con lo stesso medico che avremmo dovuto attendere 3 mesi in regime ordinario. L’unica differenza? Si paga di più, il rischio quindi è che l’intramoenia generi l’effetto opposto per la quale è nata: l’allungamento delle liste d’attesa a fronte di retribuzioni del personale medico che in alcuni casi eguagliano quelle pagate dall’Asl. Il risultato è che la percentuale di prime visite specialistiche cardiologiche prenotate entro 15 giorni, secondo gli indicatori sintetici regionali per il 2012 è del 29%, le oculistiche del 20% e le urologiche del 28%. Mentre la percentuale di ecocolordoppler prenotate entro 30 giorni è del 25%. Cifre che sollevano un problema: a fronte di forti retribuzioni del personale in intramoenia i tempi di attesa ordinari sono ancora troppo lunghi.
È necessario – commenta – che le prestazioni erogate a regime ordinario corrispondano con quelle in intramoenia. Non ritengo accettabile che nel computo di proporzione fra intramoenia e ordinario rientrino attività non prettamente legate a prestazioni in lista d’attesa o amministrative. In poche parole a cinque prestazioni erogate in intramoenia devono corrispondere cinque prestazioni di regime ordinario, questo forse contribuirà a sfoltire qualche retribuzione record ma a migliorare le liste d’attesa dell’Asl pistoiese».
Comunicato stampa