Il progetto artistico dell’artista Federico Gori Il suono del carbone, a cura di Lorenzo Madaro, promosso dal Comune di Pistoia – Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni, è risultato fra le proposte selezionate nell’ambito dell’avviso pubblico PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

«Si tratta di un importante risultato – sottolinea l’assessore alla cultura Benedetta Menichelli – che evidenzia la qualità e l’innovatività della proposta culturale di Palazzo Fabroni. E’ il terzo raggiungimento consecutivo nell’ambito del Piano per l’Arte Contemporanea ministeriale, dopo quelli conseguiti nel 2022 con il progetto di Federico Tiezzi intorno alle Vite di Giorgio Vasari e nel 2023 con il progetto Sound Life di Tempo Reale, i cui esiti saranno resi noti domenica 8 settembre nell’ambito della terza edizione della rassegna Fabroni Sound Garden».

Attraverso i suoi due elementi costitutivi, il progetto artistico di Federico Gori prevede che un’opera installativa, ispirata al lavoro dei carbonai nel territorio pistoiese, da un lato arricchisca la collezione permanente del Museo del Novecento e del Contemporaneo di Pistoia; dall’altro, implementi il ‘sistema’ di aree a verde della zona settentrionale della città storica, a partire dal ‘giardino d’autore’ dello stesso Palazzo Fabroni, tutte ‘contaminate’ di arte contemporanea.

L’avviso pubblico PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporanea, che si sviluppa in tre specifici ambiti di intervento (Acquisizione – Produzione – Valorizzazione), è lo strumento prioritario attuato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura di incremento del patrimonio delle collezioni pubbliche italiane con opere che parlano i diversi linguaggi del contemporaneo e contribuiscono a configurare i musei come laboratori aperti, capaci di attirare pubblici diversi e pronti ad adottare una visione delle arti più trasversale e inclusiva. La sua quarta edizione ha visto la partecipazione di 98 istituzioni da tutta Italia, fra le quali un’apposita Commissione selezionatrice ha ammesso a finanziamento 40 candidature, compresa la proposta progettuale presentata dal Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni.

Sulla base dei criteri di interesse culturale dell’opera da produrre, innovatività del progetto di produzione, curriculum dell’artista, chiarezza e coerenza della proposta in rapporto alla collezione pubblica di destinazione e alla programmazione sul contemporaneo del soggetto proponente, congruità del quadro economico e corrispondenza con le finalità dell’avviso pubblico, la proposta progettuale di Palazzo Fabroni è stata valutata meritevole di un totale di 71 punti su 100, ed è stata perciò ammessa a finanziamento per l’importo di 90.000 euro. Le graduatorie definitive sono pubblicate al link: https://creativitacontemporanea.cultura.gov.it/pac2024-vincitori/ .

 

 

Tra le mostre personali degli ultimi anni: Di fragilità e potenza, Palazzo Strozzi, Firenze, 2013; Corteccia, Museo Ebraico di Bologna, 2015; Come Afferrare il Vento, Museo Palazzo Fabroni Arti Visive Contemporanee, Pistoia, 2015; Siate Fedeli Alla Terra, Atrio d’Onore del Palazzo della Provincia di Arezzo, 2018; L’eta dell’oro, Museo Archeologico Nazionale di Taranto, MArTA, 2022; Estinti, Collezione Gori, Fattoria di Celle, Santomato, Pistoia, 2022; Prophetia, Palazzo dei Priori, Volterra, 2023.

Tra le opere nelle collezioni pubbliche: Underground n.II, Museo Palazzo Fabroni Arti Visive Contemporanee, Pistoia. Ogni muro è una porta, Park01 Rossana Maiorca Cycle Route, Siracusa. L’età dell’oro (la muta), Museo Archeologico Nazionale di Taranto, MArTA.

 

Federico Gori, Prato, 1977 (www.federicogori.org)

È diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 2002 vince una borsa di studio presso Il Giardino di Daniel Spoerri, Seggiano. Nel 2011 è invitato ad esporre alla 54^ Biennale di Venezia, Padiglione Accademie. Nel 2013 vince il Premio Speciale al Talent Prize. Nel 2016 è vincitore del concorso Un Giardino Nuovo per Palazzo Fabroni. Nel 2017 è vincitore del bando di concorso internazionale The Spur ETACEC 16-18, La Panacée, Centre d’Art Contemporain, Montpellier. Nel 2021 è vincitore del PAC2020, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, MArTA.

Tra le mostre personali degli ultimi anni: Di fragilità e potenza, Palazzo Strozzi, Firenze, 2013; Corteccia, Museo Ebraico di Bologna, 2015; Come Afferrare il Vento, Museo Palazzo Fabroni Arti Visive Contemporanee, Pistoia, 2015; Siate Fedeli Alla Terra, Atrio d’Onore del Palazzo della Provincia di Arezzo, 2018; L’eta dell’oro, Museo Archeologico Nazionale di Taranto, MArTA, 2022; Estinti, Collezione Gori, Fattoria di Celle, Santomato, Pistoia, 2022; Prophetia, Palazzo dei Priori, Volterra, 2023.

Tra le opere nelle collezioni pubbliche: Underground n.II, Museo Palazzo Fabroni Arti Visive Contemporanee, Pistoia. Ogni muro è una porta, Park01 Rossana Maiorca Cycle Route, Siracusa. L’età dell’oro (la muta), Museo Archeologico Nazionale di Taranto, MArTA.

 

Lorenzo Madaro, 1986

Lorenzo Madaro è curatore d’arte contemporanea e docente di ruolo di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia delle belle arti di Brera, Milano. Dopo la laurea magistrale in Storia dell’arte ha conseguito il master di II livello in Museologia, museografia e gestione dei beni culturali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È critico d’arte delle edizioni romana e milanese de “La Repubblica” e di “Robinson”, settimanale culturale nazionale del quotidiano “La Repubblica”; collabora anche con Arte (Cairo Editore), Artribune, Atp Diary e altre riviste, ed è consulente della Quadriennale di Roma per il progetto Panorama e per la rivista Quaderni dell’arte italiana (edita da Treccani Arte), collabora inoltre con il Polo biblio-museale di Puglia (Regione Puglia) ed è membro del comitato scientifico della Fondazione Biscozzi-Rimbaud di Lecce. Ha collaborato con diverse istituzioni museali, tra cui il Museo del 900 di Milano e il MAXXI di Roma. Tra le mostre recenti curate: Umberto Bignardi. Di nuovo a Roma alla Galleria Bonomo di Roma, Domenico Ruccia. Quel pazzo di Paolo Uccello alla Galleria Renata Fabbri di Milano, Mimmo Paladino. Non avrà titolo a Palazzo Parasi di Cannobio, Yuval Avital. Bosco di Lecce al MUST Museo Storico della città di Lecce, Pino Pinelli alla Dep Art Out di Ceglie Messapica, e le mostre collettive Riportando tutto a casa al Museo delle Navi Romane di Nemi, Do/Don’t paint alla Plain Gallery di Milano, e Duale, Contemporary Cluster, Roma.

In allegato l’immagine di un’opera di Federico Gori, già esposta al Museo del Novecento e del Contemporaneo

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Comunicato stampa