Visitando di persona le classi di Valchiusa e Alberghi, dell’istituto comprensivo Libero Andreotti, in attesa di procedere anche agli altri plessi, il sindaco facente funzioni Guja Guidi e l’assessore alla pubblica istruzione Fiorella Grossi hanno voluto constatare la situazione della sperimentazione legata al progetto denominato Senza Zaino.
Dopo l’inizio dello scorso anno che ha visto due prime partire con questo nuovo concetto scolastico, per l’anno in corso saranno 3, una in più, le prime che intraprenderanno questo percorso.
Le due amministratrici, accompagnate dalla dirigente scolastica Antonella Gesuele, hanno visitato le aule, consegnando di persona le borse personalizzate che l’amministrazione comunale ha donato a ogni alunno partecipante al progetto.
Altro oggetto di valutazione la situazione degli arredi, che sono anch’essi in funzione di questo innovativo progetto e messi a disposizione delle scuole dalla amministrazione comunale
“Abbiamo creduto in questa nuovo progetto che, nel frattempo, è cresciuto confermando la qualità di una visione scolastica diversa che è stata molto apprezzata dai ragazzi, dai docenti, dalle famiglie- dice l’assessore alla pubblica istruzione Fiorella Grossi-. Ringraziamo tutti per la collaborazione e da parte nostra confermiamo la volontà di contribuire ad un progetto importante per la nostra offerta scolastica”.
Con questo progetto, si rinnova la didattica, completando tutto il lavoro nella fase scolastica e ripensando gli spazi scolastici, sviluppando quattro dimensioni: il valore pedagogico dell’ambiente come soggetto che partecipa al progetto educativo; la vivibilità, il senso estetico, il comfort; la sicurezza, il benessere, la salute; l’ecologia e il rispetto dell’ambiente.
In tempi normali, l’aula tradizionale è organizzata di solito con l’impiego di banchi disposti in file allineate e la presenza della cattedra, dietro la quale il docente esegue tutte le azioni caratterizzanti una relazione di insegnamento frontale, con la lavagna di fianco alla cattedra, un armadio fissato alle pareti del locale per contenere qualche oggetto e qualche libro. Lo spazio è costituito da una sola grande area di lavoro.
Il modello Scuola senza Zaino, in particolare nell’aula, prevede l’organizzazione dello spazio orizzontale con l’individuazione di aree distinte (tavoli, agorà, postazioni per i mini laboratori) che rendono possibile diversificare il lavoro scolastico, consentendo più attività in contemporanea, favorendo, in questo modo, lo sviluppo delle autonomie, l’esercizio della capacità di scelta, in una molteplicità di pratiche condivise di gestione della classe.
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Comunicato stampa