La vendita del depuratore di Veneri è una questione molto seria: il Comune di Pescia è molto probabilmente uno dei pochi se non l’unico ente locale in Italia che vende un bene di propria proprietà e che insiste  sul proprio territorio, che ha un impatto così rilevante dal punto di vista ambientale in quanto è sia ad uso industriale che civile.
Privatizzare un impianto pubblico di depurazione, con tutta la delicatezza che ha, è un idea che solo Giurlani e Morelli potevano avere. Complimenti!
Un altro primato non invidiabile, rispetto a cui anche questa volta non è sceso (per nostra fortuna) il silenzio.
L’imbarazzo che si vede dalla solita e scontata difesa d’ufficio di “Pescia Cambia”, che cerca di attribuire ad altri le proprie responsabilità, ancora una volta dimostra l’incapacità di riuscire a governare una città come la nostra.
Se erano così convinti di questa scelta perché non sono andati a dire ai cittadini di Veneri che avrebbero privatizzato la proprietà del depuratore che si trova in mezzo al paese?
Perché non lo hanno fatto in campagna elettorale invece di sbandierare milioni di euro a pioggia per investimenti mai visti?
Perché non si spiega ai cittadini come mai la vendita del depuratore è contemporanea al precipitare della situazione del bilancio del Comune? Si tratta solo di una coincidenza?
La Sindaca f.f. funzione intende assecondare ancora una volta Giurlani e Morelli o intende utilizzare il suo ruolo facendo un atto di rispetto per il territorio e dunque fermando una scelta che sarà dannosa e senza ritorno, aprendo per il nostro territorio  scenari devastanti?
Ci auguriamo che il Consiglio Comunale di Pescia si renda conto fino in fondo della gravità di quanto sta succedendo e agisca subito: nel frattempo noi lavoriamo ad altre iniziative.

PESCIA E’ DI TUTTI
IL DIRETTIVO

 

Comunicato stampa