Due società :  la Cogis – società cooperativa sportiva dilettantistica pistoiese e l’Associazione sportiva dilettantistica Nuoto Valdinievole hanno manifestato interesse per la gestione della piscina dell’istituto Marchi di Pescia che già da settembre potrebbe riaprire i battenti.. La prima gestisce attualmente la piscina di Montale, la seconda gestisce l’impianto delle piscine comunali di Monsummano Terme – di cui è stata direttamente la costruttrice delle piscine esterne e dell’intero parco di 8000 mq che le accoglie e che completerà l’opera con la costruzione di una palestra adiacente all’impianto stesso – e delle piscine intercomunali di Larciano-Lamporecchio. Nessuna assegnazione è ancora avvenuta ufficialmente, ma la notizia  è stata confermata dal presidente della Provincia Rinaldo Vanni. Entrambe le società avrebbero già effettuato un sopralluogo nell’impianto Marchi e presentato la propria disponibilità a poterlo gestire, facendo esplicita richiesta agli uffici provinciali di conoscere i prossimi step verso la formalizzazione dell’impegno. «Ricordiamo che si tratta, così come convenuto con l’amministrazione comunale di Pescia di un affidamento temporaneo – ha ricordato Vanni – ma che avrà il vantaggio di tenere aperto l’impianto in attesa di trovare le risorse necessarie per gli interventi sull’intera struttura, che a causa della negligenza dei precedenti gestori non ha avuto il necessario aggiornamento». Per quanto riguarda i lavori da eseguire, che sono di varia natura, il computo della Provincia ammonta più o meno a 840 mila euro. Il presidente Vanni ha annunciato che si sente “ottimista” relativamente all’affidamento, in tempi brevi, dell’impianto sportivo e questo anche in considerazione dei trascorsi della vicenda. Il riferimento è a chi, nel passato recente, pur avendo effettuato un sopralluogo non ha dato seguito con nessuna azione concreta. «Credo, invece, che questa volta si potrà formalizzare un accordo – ha aggiunto Vanni – e pensare ad una riapertura già a settembre, considerati i piccoli interventi manutentivi di cui la struttura necessita dopo il prolungato periodo di chiusura». Nel merito della mobilitazione degli oltre mille cittadini, che si sono adoperati, nelle scorse settimane con una raccolta firme per chiedere la riapertura dell’impianto, il presidente Vanni ha dichiarato di avere preso atto dell’interesse crescente della comunità intorno a questa struttura, ma allo stesso tempo ha ribadito l’impossibilità per la Provincia di intervenire in qualsiasi modo a causa della mancanza di risorse.

 

Fonte : Il Tirreno.it