Avevamo evitato di intervenire nel dibattito che si e’ aperto sulla riapertura del Punto nascita a Pescia convinti come siamo che un impegno formalmente preso dal Presidente della Regione non sarebbe stato disatteso.
Disponibili anche a sopportare il ritardo, da ottobre a gennaio, che e’ stato comunicato.
Tuttavia, dopo le informazioni, sempre utili, comunicate recentemente dal Pd di Pescia, siamo costretti ad una seria riflessione. Infatti, in quel comunicato e’ stato detto che la famosa deroga a cui era sottoposta la richiesta di riapertura era ferma perche’ arrivata in un periodo in cui il governo Draghi era dimissionario e non c’era ancora il nuovo governo. Apprendiamo quindi che una richiesta di “deroga” non e’ un fatto squisitamente amministrativo, ci sono cioe’ i parametri, i riscontri, e via dicendo, soprattutto quelli del personale (ginecologi, pediatri in primis) oppure no!? Ecco, ora apprendiamo, e di questa informazione ringraziamo il Pd di Pescia, che invece la “deroga” sarebbe sottoposta anche ad una valutazione politica.
E qui, scusateci, sorge un grande dubbio : ma non sara’ che tutti questi distinguo servono a nascondere i limiti o le eventuali inadeguatezze della richiesta di deroga avanzata dalla Regione Toscana e tutto rischia di cadere nel calderone delle responsabilita’ politiche?
Non eravamo preoccupati visto gli impegni formali presi ma ora queste novita’ francamente ci fanno invece preoccupare.
Sarebbe uno smacco intollerabile, per noi e per le centinaia di persone che hanno firmato appelli e petizioni promossi da noi e anche da altri comitati.
Adesso sarebbe opportuno sapere se si deve ancora rivolgersi alla Regione o al neonato governo Meloni.
Sia come sia, un punto deve essere chiarissimo: Pescia rivuole il Punto nascita nel suo Ospedale”.
Pescia Cambia
Comunicato stampa