Trasparenza, legalita’, partecipazione, condivisione, questi dovrebbero essere gli assi portanti del programma dell’attuale maggioranza, ribaditi anche in consiglio comunale .

Bene, ma nel Consiglio di lunedi 7 agosto, sara’ per l’aria vacanziera, questi buoni propositi sono stati smentiti di sana pianta. Eppure di discuteva fondamentalmente di programma di governo e di equilibri di bilancio, cose determinanti per l’ente municipale.

Si era gia’ cominciato male con la stessa convocazione del consiglio comunale, fatta prima della conferenza dei capogruppo e con la esclusione senza alcuna comunicazione di mozioni e interrogazioni.

Poi ,nel merito, la giunta e il sindaco si sono guardati bene di dare una qualche risposta, ma nemmeno una, alle questioni piu’ rilevanti poste dalla minoranza.

Lasciando da parte il Mefit, tanto ormai e’ noto a tutti che non se ne deve parlare, ma niente sul punto nascita, sulle ordinanze che garantiscono l’apertura degli impianti sportivi, lo stadio al quale sono state tolte le risorse per il superamento delle barriere architettoniche, la manutenzione strade ed altro ancora.

Eppure sono questioni importanti su cui le risposte, le motivazioni di sindaco e giunte non possono e non devono mancare, anche semplicemente per dirci “non avete capito”. Silenzio, invece, assoluto.

E gia’ che ci siamo, a proposito di legalita’, qualche perla, come non rilevare infatti quando in consiglio l’assessore/excommissario invita pubblicamente a compiere un illecito amministrativo dicendo per il Mefit “io non avrei aspettato la firma dell’accordo di programma da parte del presidente Giani”, peccato che quella firma e’ obbligatoria per legge.

E che dire del bando per la copertura del posto di ragioniere capo, poi ritirato frettolosamente a domande di partecipazione presentate, “e’ legittimo!”, per poi modificare il regolamento e pubblicarne un altro, viene da se pensare che ci fossero partecipazioni non gradite, come quella della ex ragioniera.

Insomma, alla faccia della trasparenza, della legalita’, della partecipazione, nel mentre aspettiamo qualche risposta dovuta non solo a noi ma alla cittadinanza.

Pescia Cambia