“Dopo le parole dell’esimio consigliere regionale Niccolai, gli vorremmo ricordare che i CPR, centri di permanenza per rimpatri , sono stati istituiti con decreto 2017 Minniti/Orlando, che se non sbagliamo erano due autorevoli ministri del suo partito, prevedendone almeno uno per regione.
Quindi forse sarebbe il caso di far pace fra il centro e la periferia di codesto partito.
Una struttura specifica per organizzare il rimpatrio degli stranieri irregolari, non un centro per “neri” come ha scritto qualcuno e si dovrebbe vergognare solo di scrivere queste cose, d’altra parte ma non sono proprio quelli che scrivono “neri” che in ogni occasione strepitano e urlano perche’ gli irregolari devono essere cacciati dall’Italia.
Queste persone dove pensavano di metterli in attesa di rimpatrio, negli alberghi di Montecatini o in qualche residence come il San Francesco!?
Forse sarebbe l’ora di fare pace con il cervello.
Che poi a qualcuno, al ministero dell’Interno, venisse in mente che a Pescia c’era un ex-carcere, mai entrato in funzione, era solo questione di tempo, anche se nel frattempo il comune di Pescia ci ha trasferito il proprio cantiere, investendoci piu’ di 100.000 euro, per vedere di ridare una funzione ad una struttura che comunque esiste.
Nel merito vogliamo dire che noi non siamo culturalmente contrari a questi centri perche’ da qualche parte gli irregolari dovranno pur essere messi, noi siamo contrari politicamente perche’ le esperienze fatte hanno dimostrato che fra le tante cose che non funzionano in Italia c’e’ anche quella dei rimpatri che durano all’infinito e quindi trasformano degli irregolari in carcerati.
Ecco, noi non accettiamo che persone che sono solo degli irregolari siano di fatto condannati senza aver commesso reati, per senso di giustizia siamo a loro favore”.
Pescia cambia
Comunicato stampa