Tempo di Natale, tempo di favole!
Come altro chiamare il resoconto fatto con toni falsamente modesti di un anno di attività da parte dell’attuale amministrazione comunale di Pescia?
Insomma, si scrive, più di 2 milioni di investimenti e di risorse intercettate, e qui basterebbe ricordare che l’investimento più significativo, 1 milione per il Mefit, è un mutuo e non un investimento finanziato dalla Regione o dal Pnrr, per altro previsto da oltre due anni.
Per il resto piccoli investimenti sparsi qua e là e niente di veramente significativo per la riqualificazione della città e delle frazioni.
Dov’è finito l’investimento di circa 900.000 euro per Veneri, su cui potevano essere usati, come da impegni, i soldi della vendita del Coad, oppure il progetto del parcheggio all’exDel Magro, questi si capaci di ricadute altamente positive sul territorio.
Ad oggi gli unici veri cantieri aperti sono ancora quelli finanziati dalla passata amministrazione: piazza Mazzini, ponte del Marchi, Collodi, asilo nido del Cardino, Medicina, a parte i forti ritardi dei lavori.
Insomma è con la strategia degli investimenti che si rilancia un territorio e dopo quasi due anni sarebbe necessario, oltre che doveroso, capire da quale parte si vuole andare.
Anzi, su un settore come “Pescia città della cultura”, titolo che spetterebbe a Pescia per la sua storia e per il suo patrimonio culturale, che noi avevamo rilanciato con molti investimenti, per quali motivi è sceso il silenzio e gli investimenti anche quelli finanziati non partono: che fine hanno fatto il secondo lotto, 680.000 e., del museo cittadino già finanziato o gli altri interventi previsti sempre sul museo già finanziati per oltre 50.000 e. da parte della Fondazione Cassa di Risparmio; oppure il progetto di riqualificazione del giardino storico Sismondi, gia finanziato per il 50% sempre dalla Fondazione.
E meno male che la Regione ha finanziato l’intervento di riqualificazione del teatro comunale, altrimenti il buio sarebbe stato proprio pesto.
Oppure, dove sono i progetti su un tema decisivo per il nostro territorio come la difesa idrogeologica, dov’è finito il progetto di fiume presentato insieme al Comune di Montecarlo o gli studi fatti con il Consorzio per interventi di difesa idraulica delle frazioni di Alberghi e Veneri?.
Insomma, siamo fermamente convinti che il rilancio e la crescita della città e del suo territorio si fa se esiste una politica che indirizza seriamente in questa direzione gli investimenti. A Pescia, questa amministrazione comunale, non ha questi requisiti.
Pescia Cambia