A Oliviero Franceschi e’ sempre piaciuto sviscerare le pieghe, cercare un particolare e costruirci sopra il caso.

Ma questa volta si e’ dimenticato, forse, di un particolare abbastanza, diciamo cosi, particolare.

Vede, consigliere, le “creature” del Giurlani, come lei dice, erano semplicemente due persone nominate da lui , come avviene in tutti i comuni d’ Italia di qualsiasi sponda politica, ai vertici di aziende o enti comunali. L’uno, il Grassotti, alla presidenza del Mefit, l’altra, la Camarlinghi, alla presidenza del San Domenico.

Ma proprio qui sta la differenza, come sempre sono i dettagli in questo caso assai ingombranti, il Grassotti si e’ legittimamente candidato alla carica di sindaco in uno schieramento totalmente avverso a quello del sindaco che lo aveva nominato, e quindi molto correttamente ha rimesso le proprie dimissioni. Del resto, non poteva che essere cosi’, vista che la scelta, legittima sul piano personale, del Grassotti metteva in crisi il rapporto di fiducia con chi lo aveva nominato.

Altra cosa la situazione della Camarlinghi che si e’ candidata con lo schieramento in cui e’ candidato anche l’attuale sindaco e, come ha detto lei stessa, se eletta prendera’ le decisioni del caso, cosi’ come hanno fatto altri che lei conosce bene.

E quindi inevitabilmente ci sono creature e creature”.

 

Pescia Cambia

Comunicato stampa