Visto che non è bastato dimostrare con i numeri che le affermazioni di Conforti fossero strumentali e infondate, torniamo a replicare alle sue nuove “analisi” che testimoniano una vera e propria ossessione dell’uomo che per fortuna i cittadini di Pescia non hanno indicato come sindaco.

 

A beneficio suo e dei cittadini, ricordiamo che lo staff del sindaco attuale “che lui avrebbe risparmiato e tenuto da parte i soldi”, quando Conforti era in giunta con sindaco Marchi costava due volte e mezzo quello che costa oggi : ben 170mila euro annui, compreso il capo di gabinetto che Conforti aveva tentato di spacciare come una novità di Giurlani quando furono proprio loro a introdurre questa figura, come abbiamo dimostrato l’altra volta, senza che lui potesse replicare alla sua affermazione non veritiera.

 

Continuano dunque le omissioni e le amnesie di Conforti, che poi parla dell’ufficio stampa, struttura esistente ovunque, con ben altri numeri e costi. Qui con risultati importanti, se giudichiamo le rassegne stampa e la reputazione del comune di Pescia sugli organi di informazione. Tanto per dire, due comunicati stampa sulla sicurezza stradale e su quella sanitaria hanno raccolto oltre 17mila visualizzazioni che sono numeri molto importanti, che si sommano a una azione informativa quotidiana molto apprezzata.

 

Per chi, come Conforti, ha contribuito a creare i presupposti del pre-dissesto, con operazioni che hanno depauperato di servizi l’ente nonostante i debiti, si fa finta di scandalizzarsi di una spesa assolutamente in linea con un funzionamento normale della macchina comunale. Loro, lui e la Marchi, preferirono all’ufficio stampa portarsi “da casa” un dirigente all’urbanistica, quando nell’ente ce n’erano già quattro, rispetto ai tre che ci sono ora, con la prospettiva di non sostituirli. Un dirigente dello staff all’urbanistica, perché? Perché se è tanto attento ai costi, quando c’era lui spendeva ogni anno almeno 100mila euro in più? Dov’è la sua coerenza?

 

Quello che sicuramente amareggia Conforti è vedere il comune di Pescia e il sindaco Giurlani al top almeno in Toscana per la risposta all’emergenza sanitaria, in termini economici, con ben 200mila euro messi di risorse proprie per aiuti e strumenti di contenimento del contagio, di impegno, con amministratori presenti h24, di risultati e di consenso, come dimostrano le migliaia di attestazioni di stima e i complimenti piovuti a sindaco e alla giunta.

 

Conforti continua nella sua donchisciottesca battaglia, che lo vede sempre perdente, perché la gente ha capito che non c’è proposta nelle sue uscite, ma solo rabbia”.

 

 

 

Pescia cambia