Nei giorni scorsi, alla presenza del presidente Giani, sono stati presentati al Mefit i lavori, 2 milioni di euro, assegnati tramite gara alla azienda Sistral per il completamento della sostituzione degli stralli della struttura. Un’ opera fondamentale per arrivare alla messa a norma della struttura. Ottima notizia i lavori che partono e la presenza di una azienda specialistica nel settore, che fra l’altro aveva gia’ lavorato al Mefit nel 2012 e nel 2019.
Ottime notizie per il Mefit e per il vasto sistema di imprese che opera lì e per il settore agricolo-commerciale che rimane una fetta importante dell’economia cittadina e non solo.
Quindi una giornata importante per le istituzioni, gli operatori, la città, ci sfugge quindi la necessità di imbastire l’ennesima polemica con “quelli di prima”, che fra l’altro hanno un nome “giunta Giurlani”, poiche’ non era stato fatto nulla prima dell’arrivo del commissario ora assessore, cosa del tutto falsa.
Vede, consigliere Niccolai, come spesso lei cita, insieme ad altri, sono gli atti che contano e meno male che rimangono negli archivi.
La giunta Giurlani si era mossa fin dal 2019, mentre erano ancora in corso gli interventi del primo progetto, 3,5 milioni di euro, approvando in data 22.10.2019 n. 212 il progetto di fattibilita’ per la definitiva messa a norma del Mefit; progetto che aveva visto l’aggiornamento dei prezzi con la delibera n. 136 del 12.07.2021, per un totale di 8.053.209,73 euro.
Ma c’e’ di piu’. Nell’autunno di quell’anno l’allora vicesindaco Guidi, insieme all’assessore Morelli, ebbero un incontro col presidente Giani a cui consegnarono copia del progetto, chiedendo l’intervento della Regione Toscana , sulla base di quanto scritto nel protocollo di intesa e nell’accordo di programma del 2016 per il passaggio del Mefit al Comune, percorso gia’ iniziato col presidente Rossi. Incontro a cui seguirono altri incontri con dirigenti regionali, compreso il direttore generale, per individuare possibili risorse.
A seguito del commissariamento della giunta, il commissario presentò una propria richiesta di 4,8 milioni che altro non era che uno stralcio del progetto gia’ esistente, da cui arrivarono i 2 milioni regionali.
E non e’ vero, si informi meglio consigliere, che il Comune di Pescia chiese alla Regione di spostare 1,5 milioni di euro al 2023, e’ vero l’esatto contrario e cioe’ che i dirigenti regionali chiesero giustamente di spostare al 2023 quella cifra perche’ la Regione entro il 30 novembre, ultima data per operazioni di bilancio, non aveva ancora firmato l’accordo di programma e quindi non sarebbe stato possibile impegnare l’intero finanziamento.
Infatti, il presidente Giani firmo’ l’accordo solo il 13 dicembre.
Niccolai, guardi come il Comune di Pescia fu efficiente. In data 16 dicembre, determina n. 2517 affido’ alla ditta DP Ingegneria la progettazione esecutiva dell’intervento e la giunta comunale, n. 13 del 9.2.2013 delibero’ l’approvazione del progetto esecutivo per la messa in sicurezza statica del Mefit.
Non fu possibile eseguire la gara perche’ bisognava prima approvare il bilancio del Comune, deliberato in data 2 maggio 2023.
Se ci consente semmai un pochino di ritardo lo ha fatto l’attuale giunta che ha messo qualche mese a dare il via ad una gara gia’ pronta.
Ma lasciamo stare, l’importante e’ che ora partano i lavori.
Ma i problemi non finiscono con la partenza dei lavori che non esauriscono la questione dell’agibilita’ dei locali, e’ infatti il caso di ricordare che il Mefit e’ aperto grazie ad un ordinanza dell’allora sindaco Giurlani e forse sarebbe il caso, l’opportunità che qualcun altro procedesse al suo rinnovo.
Certo, c’e’ una dotta corrente di pensiero che sostiene che l’ordinanza non serve, ma allora si dovrebbe dire come fare a mantenere l’apertura di una struttura di cui i VV.FF. avevano chiesto la chiusura.
Ricordiamo infine che comunque anche questi lavori, piu il milione del Comune, non risolvono l’insieme delle questioni legate alla agibilità della struttura, l’ormai famoso Cpi,
Ricordiamo inoltre che il Comune, insieme all’azienda Mefit, al cui allora presidente Grassotti e ai suoi collaboratori va gran parte del merito, ha presentato, a proposito del “non fatto nulla, non ci sono atti”, ad un bando Pnrr del Ministero dell’Agricoltura il progetto definitivo della totale messa a norma della struttura, compreso la riqualificazione dei servizi esistenti e nuovi progettati, che e’ stato ammesso per 9,8 milioni di euro e non ancora finanziato.
Un appello a quelli bravi e veloci, gli atti, il progetto, ci sono, datevi un po’ da fare col Ministero, altro che discorsi in doppio petto, magari risolvereste qualcosa, una volta tanto…
Pescia Cambia
Comunicato stampa