«La Regione si impegni presso la Asl 3 di Pistoia affinché il Cup di Pescia sia riportato alla sua sede storica nei tempi promessi»: a chiederlo sono i Consiglieri regionali del Pdl Roberto Benedetti (Vicepresidente del Consiglio regionale) e Stefano Mugnai (Vicepresidente della Commissione sanità) che proprio stamani hanno fatto arrivare il caso sui tavoli della giunta regionale attraverso un’interrogazione urgente.
Il punto è che entro questo mese il servizio Cup, spostato nella sede tanto provvisoria quanto ardua da raggiungere di Porta Fiorentina, sarebbe dovuto tornare alla sua sede storica. Finora, però, di movimenti non se ne son visti. E allora? Grazie all’interrogazione di Benedetti e Mugnai toccherà al governatore toscano Enrico Rossi e all’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia spiegare cosa stia accadendo. Intanto, ecco come gli esponenti del Pdl espongono la questione: «Il 24 marzo scorso, durante un incontro tra i rappresentanti del Comitato ‘La Valdinievole per l’Ospedale’ e il direttore della Asl 3 Alessandro Scarafuggi, è stato annunciato che gli uffici del CUP (Centro Unico di Prenotazione) dell’Ospedale pesciatino Cosma e Damiano sarebbero stati nuovamente trasferiti, a seguito della conclusione dei lavori di ristrutturazione, nella sede storica entro il mese di aprile 2012».
«L’attuale sistemazione provvisoria presso Porta Fiorentina – spiegano Benedetti e Mugnai nel loro documento – non ha disponibilità di posti auto. Il servizio di prenotazione delle prestazioni mediche, diagnostiche ed ospedaliere, che dovrebbe essere raggiungibile attraverso un apposito numero telefonico, risulta praticamente inesistente. Infatti, trascorrono inutilmente anche 30 minuti senza che si ottenga una risposta diversa dal messaggio di attesa. Una paziente disabile, impossibilitata ad effettuare la prenotazione telefonicamente, è stata costretta a recarsi al CUP fisicamente servendosi di una ambulanza».
Di questo stato di cose il Pdl ne chiede conto alla Regione domandando innanzitutto «se la giunta regionale e l’assessore competente siano informati di tale situazione», ma poi, soprattutto, «se si intenda provvedere per sollecitare un immediato ripristino di un servizio fondamentale per l’utenza sanitaria di Pescia e di tutta la Valdinievole».