Le chiacchiere possono essere tante, e da un certo punto di vista la dialettica politica è molto stimolante. Tuttavia, siamo un gruppo di persone che preferiscono i fatti concreti. Ci capita spesso, forse troppo spesso, sbagliando, di agire nel silenzio senza comunicare abbastanza ciò che viene fatto. Su alcune questioni, però, non possiamo tacere, soprattutto quando siamo chiamati a rispondere ad accuse con poco fondamento.

Spieghiamo i fatti in modo che la situazione sia chiara a tutti.

La determinazione delle tariffe per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti è complessa, ma possiamo riassumerla in questi passaggi. Il piano regionale dei rifiuti è approvato dalla Regione; le principali decisioni sul nostro ambito (Firenze-Prato-Pistoia) sono prese dall’Autorità d’Ambito (ATO), della quale fanno parte tutti i Comuni di queste tre province; l’azienda che gestisce la raccolta e lo smaltimento (ALIA) ha vinto una gara regionale. Infine, i piani economici finanziari, cioè il costo della raccolta e dello smaltimento per ogni Comune, vengono inviati ai Comuni, che hanno un margine di manovra limitato.

Come è sempre accaduto in Toscana, alla guida della Regione c’è il Partito Democratico; la stragrande maggioranza dell’ATO è in mano ai Comuni guidati dal Partito Democratico; il presidente e il vicepresidente di ALIA sono due ex politici in quota PD, il primo ex assessore della Giunta di Firenze e il secondo ex Consigliere Regionale. Potremmo fermarci qui, ma c’è altro da dire. È evidente chi guida e amministra le decisioni in materia di rifiuti in Toscana e, in particolare, nel nostro ambito. I Comuni, di qualsiasi colore politico e soprattutto quelli piccoli, hanno uno spazio di manovra praticamente nullo.

È altrettanto evidente che la politica regionale sui rifiuti della sinistra sia fallimentare: nonostante le buone percentuali di raccolta differenziata, il costo aumenta anno dopo anno, vanificando l’impegno di noi cittadini che ci dedichiamo alla separazione dei rifiuti con attenzione. In autunno, il Consiglio Regionale approverà il nuovo piano regionale, e la nostra unica speranza è che non peggiori ulteriormente la situazione.

Infine, succede che il Partito Democratico di Chiesina Uzzanese contesti le scelte della nostra amministrazione in tema di rifiuti, invece di spronare i propri compagni di partito a risolvere la situazione.

Il passaggio alla tariffa corrispettiva entro il 2026 è stato approvato come obiettivo generale dall’Autorità d’Ambito, a maggioranza Partito Democratico, nel lontano 2022. Molti Comuni delle tre province hanno già proceduto, come il nostro, a effettuare il passaggio. Anche Comuni importanti, tutti a guida Partito Democratico, come Montale, Pieve a Nievole, Monsummano Terme, Fucecchio, Empoli e molti altri, hanno già adottato queste regole. Tutti questi Comuni, e quelli che passeranno a breve, avranno esattamente le stesse regole che sono in vigore nel nostro territorio.

Riuscite a capire la contraddittorietà di certe affermazioni?

Infine, un’ultima precisazione: siamo sempre convinti delle scelte che prendiamo, orientate verso il bene del nostro territorio. Alcune decisioni prese singolarmente potrebbero sembrare poco sensate all’inizio, ma vi chiediamo di avere una visione complessiva. In ogni caso, ci preme verificare nel tempo che le decisioni assunte siano state corrette, e quando si parla di tariffe e costi, l’unico modo che conosciamo è leggere i dati.

Abbiamo confrontato le tariffe TARI di alcuni Comuni confinanti, tutti con il vecchio metodo di calcolo della TARI, quello che a Chiesina Uzzanese abbiamo avuto fino al 2023.

I dati sono incontrovertibili: in quasi tutte le simulazioni che abbiamo fatto, il costo per le famiglie e per le imprese è più basso, anche senza considerare la premialità per chi supera l’80% di raccolta differenziata. In questi calcoli non sono nemmeno inclusi i fondi che il Comune impiegherà per abbattere le prossime fatture. Fondi bloccati nel bilancio comunale da anni, che si stanno liberando grazie al passaggio a TARIC e che serviranno per molti investimenti, oltre a questo.

Un bel tacer non fu mai scritto.

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Per Chiesina Uzzanese
Gruppo Consiliare di Maggioranza

Comune di Chiesina Uzzanese
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Comunicato stampa