Prezzi stabili per i consumatori, ma dalla frangitura solo 10 litri di extravergine per un quintale d’olive

Coldiretti: il ruolo deleterio di frodi e inganni. Segnali positivi dall’Europa

Ottimo olio extravergine dal Montalbano, ma… la resa delle olive quest’anno è straordinariamente bassa. La qualità eccellente, però, non è remunerata. “Rimane la soddisfazione di aver raccolto le olive e di averle portate al frantoio -racconta Giuditta Vaiani dell’Agriturismo Abbonbrì che ha 3 ettari di uliveto-. I costi di frangitura e di mantenimento delle piante coprono a stento i ricavi annui. Eppure i consumatori si accorgono della qualità, quando l’assaggiano”.

“Quest’anno la qualità è ottima, ma la resa delle olive è straordinariamente bassa, attorno al 10% -spiega Paolo Lazzeri della Fattoria di Montorio, 30 ettari di uliveti con 5 mila piante-, il costo di frangitura varia tra di 15/17 euro al quintale, per essere economicamente sostenibile occorrerebbe che il prezzo a litro dell’olio fosse almeno di 15 euro”. E invece il prezzo del vero extravergine toscano è fermo. Ai prezzi correnti, poco più di 8 euro a litro al frantoio (non filtrato e non imbottigliato), “è impensabile avere cottimisti o altri lavoratori dipendenti per la raccolta delle olive”. Aumenta il rischio di abbandono degli uliveti, e quelli non curati (potatura, rame, ecc.) rischiano di rovinarsi e di essere più facilmente attaccati, per esempio, dalla mosca Bactrocera oleae.

Seri rischi per il paesaggio del Montalbano, una delle cartoline toscane, con i suoi poggi che dominano da un versante la piana di Pistoia e dall’altro la piana di Empoli. L’ulivo (e le vigne) sono le coltivazioni tipiche. Un’economia e una tradizione a rischio. Qualità dell’olio eccellente, ma il rapporto ricavi/costi langue, un problema non solo pistoiese. “Un litro d’olio extravergine toscano, vero toscano, costa meno di un litro di olio lubrificante per autoveicoli -commenta Vincenzo Tropiano, direttore di Coldiretti Pistoia-. La nostra provincia per l’8% è coperta da uliveti, un patrimonio messo a rischio anche da pratiche ingannevoli e frodi. Venduto a pochi euro come extravergine toscano o italiano, molto olio è tutt’altro che extravergine e tutt’altro che italiano. Un vero olio toscano non può costare meno di 9 euro a litro, una cifra che serve appena a remunerare i costi vivi di produzione”.

Per fortuna anche a livello europeo si sta andando verso norme più stringenti a garanzia dell’autenticità dell’olio. Il regolamento n. 2568/91 è stato modificato dalla Commissione europea, abbassando gradualmente i limiti di etil esteri consentiti per ogni chilo di prodotto, dai 75 mg ai 40 mg/kg per la campagna 2013/2014, 35 mg/kg per il 2014/2015 e 30 mg/kg per le campagne successive. La Commissione ha recepito le decisioni del Consiglio oleicolo internazionale, facilitando in tal modo le azioni volte alla prevenzione di pratiche fraudolente che danneggiano fortemente la produzione Made in italy. Un abbassamento di parametri che renderà vita meno facile a chi vuol frodare

Comunicato stampa

Nella foto : Fattoria Montorio (Montalbano)