Phyllis Margaret Dyason “L’amore ai tempi di Einstein” – Questo testo si collega al libro di esordio “Non aspetterò i tuoi novant’anni” perché nelle sue pagine finali si parla di un amore che nasce all’improvviso, e inaspettato, fra la protagonista ed un giovane. Alcuni lettori, e non solo signore, ma anche ragazzi, dichiarano di aver preferito quest’ultima parte e di essere curiosi di sapere come va a finire la storia di Amber e Daniele. Nasce così l’idea di una trilogia molto diversa da quella ben più nota; si diversifica perché in questa, non ancora compiuta, si parla di vita vera e non di fantasia. “Quindi” – dice Phyllis – “L’Amore ai tempi di Einstein è un sequel richiesto, principalmente, dai lettori e mi auguro che possa regalare le stesse emozioni del precedente. Soprattutto convincere che la felicità e l’amore non possono, e non devono, avere ostacoli di convenzione, ipocrisia e anagrafica. Forse la dichiarazione d’amore più lunga della letteratura italiana…”.
Alessandro Fiorentino “Storie di ordinaria fantasia”. Il libro è composto da nove racconti che non hanno un filo conduttore. Spaziano dalla fantascienza, alla religione, a scene di vita quotidiana, con ampi spazi per sorridere e riflettere. Sono di fantasia e solo il primo fa un rimando alla nota saga di Star Trek, ovvero ne utilizza i personaggi, mischiandoli ai personaggi dei promessi sposi, a Dante Alighieri ed un improbabile Montalbano.
Ogni racconto è corredato da una tavola della disegnatrice Ester Ferraris, che ha curato anche la copertina. Una mano gentile con un tratto delicato e fantasioso. “Non ho intenzione di insegnare niente a nessuno” – dice Fiorentino – “però desidero sicuramente lasciare qualche messaggio a chi mi leggerà, come il suggerimento di guardare sempre al futuro e alle vicende della vita con un sorriso. Questo è il mio primo libro, ma credo proprio che non mi fermerò…”.
Il racconto “le strade del cuore ” ha vinto il 1°concorso letterario internazionale bilingue 2012 – Camminanti, gitani e nomadi: la cultura itinerante- premiato a Firenze nel 2013. Il racconto ” la notte della stele vivente” ha vinto il premio Lunezia.
Massimo Vecoli presenta la mostra fotografica “Map of the world”, resoconto per immagini dei suoi viaggi intercontinentali.
Tra i Paesi visitati ci sono il Marocco, Canada, Brasile, Perù, Indonesia, Namibia, Australia. Sono foto di luoghi e di persone, istantanee che rivelano usi e costumi di popoli lontani che Massimo ha incontrato viaggio dopo viaggio. Spesso i viaggi si ripetono con altre tappe, come in Patagonia e Cile, luoghi che non si finisce mai di esplorare, dove la natura ha ancora i colori primordiali. Ha una grande passione per il Sudamerica, esaltata dalla musicalità che pervade la vita degli abitanti di quei luoghi.
Massimo Vecoli è soprattutto un poeta. L’ultimo libro Cosa sono le nuvole (Giovane Holden Editore) è un confluire di desideri e sentimenti riprodotti su carta mediante una sintassi così leggera e traslucida da mozzare il fiato. Una silloge che conferma la sottile melanconia dei versi, a tratti abbagliante, già apprezzata nella produzione precedente e si compenetra di una forza espressiva più matura, di un respiro contenutistico più ampio. Ci sussurra di noi, del nostro fianco scoperto, della nostra sete di esperienza, del desiderio di certezze, delle nostre illusioni e delle nostre paure. Le parole, semplici, dirette senza inutili orpelli, sono quelle del poeta che penetrano nel nostro animo con la sensuale sinuosità di una musica jazz.
Ai Venerdì del Pepenero intervengono artisti ed autori, che hanno modo di confrontarsi tra loro per dar vita a delle serate sempre interessanti ‘condite’ dai sapori della cucina toscana. A tal proposito Silvia e Gianmarco vi invitano a prenotare per la cena, 25 euro tutto compreso, telefonando allo 0584.792877.
Comunicato Stampa