È tutto pronto per il terzo e ultimo appuntamento con le visite guidate di TIPO, il progetto di turismo industriale di Prato e del suo territorio, programmate per la prima parte del 2024. Il programma che ha accompagnato il numeroso pubblico e le imprese coinvolte in questi primi mesi dell’anno si conclude sabato 23 marzo con la visita alla rifinizione Sirius e al lanificio Lenzi Egisto, aziende che hanno la propria sede a Vaiano e a La Briglia (nel territorio comunale di Vaiano) e leader rispettivamente nei processi di nobilitazione del tessuto e nelle produzioni tecnologiche e hi-performance. E il gran finale di questa stagione di turismo industriale a Prato si avvicina: TIPO Festival edizione 2024 è in programma il 12, 13 e 14 aprile.
Per il tour di sabato 23 marzo il ritrovo è previsto alle 15 in piazza Mazzini a La Briglia, a Vaiano, da raggiungere con mezzi propri.
La descrizione dell’itinerario
Un filo rosso lungo più di un secolo lega le architetture del lavoro protagoniste della visita di sabato 23 in Val di Bisenzio, nelle zone di antica vocazione produttiva del villaggio fabbrica de La Briglia e di Gabolana a Vaiano, oggi sedi di moderne lavorazioni e innovative produzioni.
L’azienda Sirius, oggi attiva nella follatura, tintoria e finissaggio di tessuti e materie prime, trova spazio sulle sponde del Bisenzio negli stessi capannoni che alla fine dell’Ottocento l’imprenditore Beniamino Forti aveva costruito lungo la gora per ospitare lavorazioni e magazzini del suo lanificio a ciclo completo. Edifici storici che oggi ospitano lavorazioni competitive, moderni macchinari per la nobilitazione del tessuto, parte fondamentale della filiera tessile pratese. Una particolare e insolita visita ai luoghi dell’ex villaggio fabbrica ancora in attività.
L’azienda, proprio per la sua vicinanza con il Bisenzio, è stata pesantemente colpita dall’alluvione dello scorso novembre, che ha devastato i locali e i macchinari per danni superiori a 3 milioni di euro. Non solo i titolari, ma soprattutto i tanti operai dell’azienda, volontariamente e insieme alle famiglie, armati solo di pala, stivali e spala-acqua si sono dati appuntamento nei capannoni della Sirius, sotto un metro di fango, nei giorni dopo la tragedia, per iniziare l’opera di salvataggio. A distanza di tre mesi il lavoro non è purtroppo ultimato, fango e detriti riaffiorano nonostante le pulizie e alcuni macchinari aspettano ancora di poter ripartire, ma la partecipazione agli itinerari di TIPO è stata l’occasione per titolari e maestranze di far conoscere e dimostrare la “stoffa pratese”, grandi storie di resilienza e solidarietà che oltre al secolare know-how tecnico e una buona dose di creatività, costituiscono la forza del distretto tessile.
Sempre alla fine dell’Ottocento risale la trasformazione dell’antica ramiera della nobile famiglia dei Buonamici nell’imponente fabbricato industriale di Gabolana a Vaiano, su cui domina la bellissima ciminiera del 1890, preziosa testimonianza di archeologia industriale, seconda per altezza nel panorama pratese solo a quella del complesso Campolmi. Ferdinando Cavaciocchi, tra i pionieri dell’imprenditoria pratese, tra i fondatori dell’associazione dell’Arte della Lana, trasferì sulle rive del Bisenzio il suo stabilimento tessile a ciclo completo, iniziando un’opera sociale di costruzione di abitazioni operaie per le proprie maestranze nell’allora borgo di Vaiano.
Dopo la crisi del 1929 il lanificio Cavaciocchi fu ricomprato e ampliato da un’altra importante dinastia industriale tessile: i Lenzi, che ancora oggi, con la quarta generazione in azienda, portano avanti la tradizione di famiglia con importanti innovazioni.
Il marchio lanificio Lenzi Egisto, oggi gestito dalla società FF (Favini e Fenzi), era nato nel 1898 con un’attività legata al recupero delle fibre tessili per la fabbricazione del tradizionale tessuto cardato riciclato pratese per coperte e plaids. Nel dopoguerra le produzioni di Egisto lenzi si distaccano dalla tradizione per avviarsi verso la ricerca di tessuti non convenzionali, sulla via dell’innovazione e dell’hi-tech.
Il grande salto di qualità avviene negli anni Novanta, quando fiore all’occhiello dell’azienda diventano i tessuti ad alto contenuto tecnologico, con l’impiego di fibre particolari (Kevlar, Cordura, Lycra) pensati ad hoc per ogni cliente: nascono così i tessuti tecnici ignifughi, antiabrasione o antiperforazione impiegati nell’abbigliamento e nelle calzature militari o i tessuti leggeri e traspiranti per hi-performance sportive, le tute protettive da motociclismo o in generale i tessuti-barriera per lavorare in sicurezza. Altro impiego particolare dei tessuti Lenzi Egisto è quello che riguarda l’edilizia, così come non manca l’attenzione all’economia circolare e al green con la linea di tessuti generati a partire dal PET delle bottiglie riciclate, impiegati anche nella linea fashion insieme ai tessuti organici e naturali.
Costo dell’itinerario: 15 euro intero, 12 ridotto (under 14 e over 65; soci/iscritti di: Unicoop Firenze, associazioni Arci, Acli, Mcl, ex allievi Istituto Buzzi, patronati CGIL, CISL, UIL, Ordine Architetti Prato), gratuito per i bambini sotto i 10 anni. Per acquistare il biglietto online https://www.ticketone.it/event/tipo-turismo-industriale-prato-piazza-giuseppe-mazzini-18361137/
TIPO – lo ricordiamo – è un’esperienza unica e originale da vivere in tutte le stagioni, non solo, quindi, in occasione dei tour guidati. Grazie all’app ufficiale è possibile scegliere il proprio itinerario e visitare il patrimonio industriale di Prato e del suo territorio tutto l’anno.
TIPO – Turismo Industriale Prato è promosso da Comune di Prato, Fondazione Museo del Tessuto, Fondazione CDSE Centro di Documentazione Storico Etnografica; in collaborazione con i Comuni di Cantagallo, Carmignano, Poggio a Caiano, Montemurlo, Vaiano, Vernio, e con ACTE (Associazione Comunità Tessili Europee), ERIH, Visit Tuscany, Prato Turismo. TIPO è promosso in collaborazione con Unicoopfirenze.
TIPO – Turismo Industriale Prato
Programma su www.tipo.prato.it
Gli itinerari di TIPO: in italiano e inglese, sempre accessibili con guida e piantina (disponibili all’ufficio del turismo di Prato), e con l’app ufficiale TIPO.
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Comunicato stampa