Circa una settimana fa il Sindaco Giurlani, a proposito della nuova scuola per il Liceo Lorenzini dichiarava che “sarà ospitata nell’area dell’ex Santoni”.
Impostazione confermata dal capogruppo Vannucci, che l’8 novembre affermava: “In questo contesto la questione meno complicata ci sembra l’individuazione del luogo, fra l’altro gia’ indicato, della nuova scuola.”
Abbiamo preso in parola Vannucci e verificato se il Comune di Pescia avesse effettivamente indicato l’area per il nuovo Lorenzini nell’area Ex Santoni.
Ebbene, dopo una verifica fatta sul piano operativo che entrerà in vigore il 18 novembre prossimo vediamo che al posto dell’area Ex Santoni, invece che la previsione del nuovo istituto vi è la trasformazione dell’attuale tessuto agricolo in residenziale, ovvero nuove case.
Come si evince dalla cartografia e dalla successiva scheda norma, quell’area ha una funzione prevalente Residenziale dove è possibile comunque l’insediamento di tutte le funzioni e destinazioni d’uso compatibili in funzione della Zona Omogenea prevista art.26 delle Norme tecniche attuative.
Se invece fosse stata prevista la nuova scuola, l’area sarebbe dovuta essere stata inglobata nelle parti del territorio urbanizzato destinate ad “attrezzature collettive a carattere pubblico che rappresentano le aree da destinare ad attrezzature e servizi pubblici comprese quelle destinate a standard ai sensi del D.M. 1444/1968 art.3 individuate nelle Tavole P.G.02 con simbologia specifica riferita ai vari servizi pubblici”.
A questo punto ci chiediamo come mai, viste le condizioni del Liceo Lorenzini che si protraggono da anni, nella redazione del nuovo piano operativo costato alla collettività diverse decine di migliaia di euro, si sia preferito nuovo cemento per le nuove case escludendo difatti l’individuazione di un’area per quello che è considerato un istituto d’eccellenza di Pescia? In che modo si sta prevedendo agli strumenti urbanistici se nel piano operativo nuovo di zecca non è previsto il nuovo istituto? Un’altra cosa alquanto singolare che dimostra il nervosismo di questa amministrazione comunale è l’attacco che il Sindaco ha fatto nei confronti della Provincia sulla gestione dell’emergenza Lorenzini; vogliamo ricordare al Sindaco che la delega in Provincia all’edilizia scolastica la detiene una sua consigliera di maggioranza, tra l’altro Presidente della Commissione che si è occupata del Piano Operativo. I problemi interni alla maggioranza non interessano né i cittadini di Pescia né tantomeno i ragazzi che frequentano l’istituto. Il fatto che il Comune si sia attivato per cercare una soluzione per le aule è il minimo che poteva fare visto che per anni ha negato che il problema esistesse non battendosi per una nuova scuola come invece ha fatto Monsummano Terme per il Forti. Solo con l’individuazione di un’area all’interno degli strumenti urbanistici è possibile procedere alla progettazione della nuova scuola, quindi per il Lorenzini rischiamo seriamente di perdere il treno del PNRR e di tutti gli altri fondi europei: il Comune di Pescia è totalmente impreparato rispetto a dove realizzare la nuova scuola perché non ha stabilito negli strumenti urbanistici approvati solo poche settimane fa l’ubicazione. Ricordiamo a chi amministra il Comune che per intercettare i fondi servono atti e non annunci e video.
PD Pescia Comunicato stampa