Leggiamo dalla stampa che la Provincia ha iniziato le procedure per l’assegnazione dei lavori di ristrutturazione del ponte di Ponte all’Abate.
Leggiamo anche che, secondo quel progetto, il ponte restera’ chiuso dai 9 ai 12 mesi, una previsione gia’ preoccupante e devastante di per se’ per quella zona, senza contare che i tempi reali dei cantieri sono sempre piu’ lunghi.
Prendiamo atto che a niente sono valsi gli appelli di questi mesi a fermarsi e ripensare il progetto, l’ultimo a firma oltre che del Comune di Pescia e della Fondazione Collodi anche da tutte le associazioni datoriali, Assoindustria compresa, nemmeno ad aprire un tavolo di confronto.
Eppure e’ evidente che un lasso di tempo di questa portata non potra’ che mettere in crisi tanto il sistema cartario che il parco di Pinocchio, senza contare le ricadute sul sistema commerciale locale e la popolazione residente.
La stessa Provincia aveva attestato una percorrenza giornaliera di oltre 12.000 veicoli, a fronte dei quali le soluzioni presentate dai tecnici si orientavano a far defluire il traffico, anche pesante, verso Veneri e in via di Confine, una vera follia.
Senza contare il traffico di bus legato al sistema scolastico che ogni mattina porta a Pescia, in entrata e uscita, decine di mezzi rigidamente legati agli orari scolastici.
Avevamo chiesto da tempo la costituzione di un gruppo di lavoro con i Comuni confinanti, le due Province e le stesse Prefetture, visto che qualsiasi soluzione oltre ai problemi specifici richiedera’ un controllo strettissimo.
A nostro avviso, comunque, si arriva alla partenza di un lavoro di questa portata e con sicure ricadute economiche e sociali senza aver predisposto un vero piano di gestione di tutte le problematiche conseguenti, a partire da un vero e proprio piano del traffico per arrivare a vere azioni di ristoro nei confronti dei tanti soggetti che nè saranno sicuramente fortemente penalizzati.
Per tutti questi motivi chiederemo al nostro gruppo consiliare di inviare al sindaco una interrogazione urgente per sapere come il Comune di Pescia, primo soggetto interessato, intende gestire quella che sarà senza dubbio una vera e propria emergenza economica e sociale”.
Aldo Morelli (Pescia Cambia )
Comunicato stampa