Pubblichiamo l’intervento dell’avv. Giancarlo Mandara capogruppo della Lista Civiva Voltiamo Pagina.

 

Lo scorso mercoledì il nostro Sindaco è stato rinviato a giudizio nel procedimento penale a suo carico per i reati di peculato e traffico di influenze. Ma facciamo un passo indietro. La sera di venerdì 19 ottobre si è tenuto un consiglio straordinario con all’o.d.g. la ben nota mozione sulla costituzione di parte civile dell’Ente. In quella sede il vicesindaco Guidi, leggendo da un fogliolino mal scritto, ci ha offerto un condensato di arroganza (da parte sua) e di impreparazione (di chi ha scritto il testo). Intanto ha esordito rappresentando la posizione della Giunta (di non costituirsi parte civile) prima ancora di ascoltare il consiglio che, come sapete, le dà gli indirizzi politici. Ma nonostante le valide argomentazioni portate dai consiglieri di minoranza, la maggioranza ha voluto tirare diritto votando contro una mozione che rappresentata un’opportunità persa per questa città per questi motivi:
- si è voluta interrompere una prassi amministrativa in base alla quale sempre ci si è costituiti contro ammistratori o dipendenti implicati in procedimenti penali (addirittura lo si è fatto nella vicenda della canina Pilù) e non farlo rappresenta un precedente a mio avviso molto pericoloso ma i consiglieri hanno forse creduto di essere una giuria popolare o un tribunale;
- perché il danno d’immagine c’è stato eccome e ci sarà in caso di eventuale condanna dell’interessato, e a nulla quanto detto dalla Guidi sul fatto che il danno non sia quantificabile oggi. Per forza, il procedimento penale ha anche quellla funzione!;
- perché è evidente che le vicende riguardano il comune di Pescia che altrimenti non avrebbe ricevuto quale parte lesa la notifica dal tribunale;
- perché la giunta nel caso in cui votasse un atto contro il sindaco, quale la costituzione di parte civile, potrebbe essere accompagnata alla porta da quest’ultimo, avendo egli il potere di nomina e di revoca; questo genera uno dei più macroscopici conflitti di interessi di tutti i tempi.
Non è accanimento, né giustizialismo ma questa maggioranza ha voluto, col suo voto contrario, privare questa città della più naturale delle tutele, quale è la richiesta danni nel processo penale. E’ inutile che affermi il contrario il vicesindaco, troverà schiere di avvocati penalisti pronti a smentirla. E intanto nuove accuse si affacciano all’orizzonte e per questa città c’è poco da stare tranquilli..

 

Giancarlo  Mandara

 

 

 

 

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