L’ultimo comunicato stampa del sindaco Giurlani relativo alle vicende dei conti del Comune lascia basiti, in quanto rappresenta un quadro totalmente diverso da quello reale. Sto seguendo la questione da diverso tempo e per questo intendo informare su come stanno realmente le cose.
Con la delibera 60 del 16 luglio scorso la Corte dei conti fiorentina ha bacchettato il nostro Comune rappresentando gravi irregolarità contabili. Nel Consiglio comunale dello scorso 30 settembre, nonostante i richiami del sottoscritto e delle altre minoranze, il sindaco si è guardato bene dal rispondere a tutte le contestazioni mosse, in particolare per quanto riguarda lo squilibrio di cassa derivante anche e soprattutto dal ricorso anomalo all’anticipazione di tesoreria che ha raggiunto livelli inaccettabili e cronici. Bocche cucite in quel consiglio, così ho chiesto i motivi della mancata risposta alla Corte dei conti in una mia interrogazione nella quale chiedevo che me ne venisse dato conto anche per iscritto. A distanza di ben 16 giorni ancora non ho ricevuto risposta. Già di per sè questo è scandaloso perché un consigliere comunale ha diritto di ricevere le risposte che chiede, proprio nell’ottica della trasparenza, questa sconosciuta per questa amministrazione. Le mie preoccupazioni sono anche della Corte dei conti visto che in data 27 ottobre i giudici contabili hanno rincarato la dose, rilevando la mancata risposta da parte del comune che peraltro non ha adottato le “misure correttive idonee” richieste. Lo fa con un documento di 22 pagine – ripeto 22 pagine – che letteralmente massacra la gestione folle delle finanze di questo comune, imponendo misure rapide entro 30 giorni, pena l’avvio della procedura di dissesto che ci verrà imposto con lettera che il Prefetto invierà ai singoli consiglieri dando 20 giorni di tempo per l’adozione della relativa delibera di consiglio.
E’ preoccupante che certe notizie si ricevano dalla stampa anziché dalla stessa amministrazione che si guarda bene da diffondere notizie che possano minarne la credibilità. Ma tanto la verità sta per venire a galla in tutta la sua dirompenza.
Caro Giurlani, le vorrei anche far presente che quella di martedì 3 novembre non sarà una riunione, come la definisce lei, nella quale avverrà uno scambio di cioccolatini, ma un’udienza nella quale vi dovrete difendere dalle vostre omissioni e mancanze, peraltro già messe nero su bianco dalla Corte nel documento del 27 ottobre, all’esito della relativa istruttoria. A questo punto posso dire con certezza che il sottoscritto consigliere l’aveva detto già nel Consiglio del 30 settembre e con la successiva interrogazione. Non mi avete dato ascolto e ora ne subiremo tutti le conseguenze.
Aggiungo che è deplorevole e bieco il suo tentativo di collegare questa situazione di vero e proprio dissesto (perché è così che va chiamata) con l’attuale emergenza sanitaria che nulla c’entra con i richiami, pesanti come macigni, della Corte dei conti. Purtroppo tutto questo andrà a cadere in un momento difficile proprio legato all’emergenza sanitaria, ma per individuare il responsabile delle omesse risposte e della mancata adozione di idonee misure correttive, basta che si guardi allo specchio!
-- Avv. Giancarlo Mandara Comunicato stampa