Giovedì 7 dicembre il Comune di Villa Basilica e circa 15 cartiere hanno notificato via posta certificata al Comune di Pescia un ricorso urgente al TAR con istanza cautelare di sospensiva contro la decisione di realizzare i marciapiedi nel centro del paese tramite l’effettuazione di un cantiere che, per ragioni di sicurezza, deve essere svolto senza il passaggio dei Tir in Via delle Cartiere.
L’istanza urgente cautelare di sospensiva questa mattina è stata respinta.
Tra l’altro, per venire incontro alle richieste delle cartiere, la nostra amministrazione ha posticipato la partenza dei lavori e, soprattutto, ha chiesto alla ditta di non effettuare il lavoro con continuità ma di spezzare: quindi il blocco al solo traffico pesante ci sarà dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 16.
Ci sono stati molti incontri per arrivare a questa soluzione e dispiace davvero vedere che, alla nostra responsabilità, la risposta è stato un ricorso al Tar con richiesta di sospensiva che è stata respinta.
Siamo soddisfatti che il Tar abbia confermato la legittimità del nostro operato e che abbia consentito che, con la partenza del cantiere, i collodesi abbiano finalmente i marciapiedi che un paese, oltre tutto turistico come questo, non hanno mai avuto.
Abbiamo scelto la linea di non rinunciare alle risorse europee per questi lavori e di tutelare Via Pasquinelli che non poteva sopportare settimane di traffico a doppio senso, come ci era stato invece chiesto di fare.
Una scelta a tutela dei collodesi e del buon senso, visto che le precedenti amministrazioni del comune di Pescia hanno realizzato una scuola nuova a ridosso di Via Pasquinelli senza prevedere i parcheggi.
Finora, con il versante lucchese, i rapporti sono stati tesi al dialogo e alla collaborazione per affrontare il tema della variante esterna a Collodi: dispiace constatare che la parte lucchese abbia deciso di rispondere alla nostra collaborazione con i ricorsi al Tar.
Questo comporterà anche da parte nostra un cambio di atteggiamento perché siamo addolorati dal prendere atto che c’è chi pensa che Collodi debba essere destinato in eterno ad essere attraversato dai tir, visto che un cantiere per la realizzazione di un’opera importante ma non certo di portata storica come i marciapiedi è stato oggetto di ricorso al Tar.
Tutto questo dimostra che la questione della variante esterna di Collodi riguarda in egual misura sia la parte pesciatina che lucchese e dunque la sua risoluzione non è responsabilità solo della parte pistoiese ma anche di quella lucchese. Del traffico pesante non può farsi carico per sempre la parte pesciatina come è stato finora.
È il tema che porremo al tavolo che chiediamo di convocare alla Provincia di Pistoia per discutere sulle due soluzioni emerse dello studio finanziato dalla Regione Toscana e dalla Provincia di Pistoia stessa, mentre zero euro sono arrivati dalla parte lucchese. Un altro elemento di cui prendiamo atto con dispiacere.
Uniti per Pescia con Franchi
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