Torniamo di nuovo ad intervenire sui lavori del consiglio comunale di venerdì 28 giugno per rispondere alla ricostruzione, incompleta e falsa nei confronti dei cittadini, fatta dalla maggioranza sul voto del nostro gruppo alla variazione di bilancio; andiamo per punti:1. Si trattava di votare una variazione di bilancio, strumento con il quale la maggioranza attua il proprio programma elettorale.
2. Non si votava né sul progetto di recupero del bene confiscato alla ‘ndrangheta in piazza Vittorio Emanuele II (che la Giunta non ha discusso con nessuno) né se accettare o meno il contributo, già disposto dalla Giunta Regionale della Toscana.
3. Noi abbiamo chiesto chiarimenti su 3 punti della variazione, non discussa né presentata in commissione o in conferenza dei capigruppo, ricevendo risposte parziali e deludenti.
4. Nessuno dei consiglieri di maggioranza, salvo i due assessori che hanno presentato gli argomenti, è intervenuto durante il dibattito.
Concludiamo con un’altra considerazione: il centrodestra dice che votando contro la variazione di bilancio avremmo detto no al contributo della regione, abbiamo spiegato che non è così, ma se mettiamo la discussione su questo piano allora ricordiamo che il centrodestra in Consiglio Regionale ha votato contro sia alla legge di bilancio regionale (21 dicembre 2023) che alla prima variazione di bilancio (9 aprile 2024): questo vuol dire che il centrodestra è per la chiusura degli ospedali, contro i lavori sulle strade regionali, contro tutto il sistema sociosanitario territoriale e contro tutti gli investimenti sui beni confiscati alle mafie?
Verrebbe da dire sì seguendo la loro logica di pensiero.
In allegato la convocazione del Consiglio Comunale con l’ordine del giorno e la foto del bene confiscato alla ‘ndrangheta in piazza Vittorio Emanuele II a Chiesina.
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Comunicato stampa
