Pubblichiamo il comunicato inviatoci da Liberi e Uguali, sezione di Pescia :

 

 

Da molto tempo stiamo assistendo alle travagliate vicende della politica pesciatina .
Forze politiche che spesso e volentieri hanno pensato ai loro giochi di potere, ad interessi particolari, senza preoccuparsi dell ‘ abbandono e del degrado sociale, culturale ed economico di una intera collettività.
Restiamo sconcertati nel leggere articoli sulla stampa nei quali con totale negazione della verità e con una certa spudorattezza, i dirigenti di qualche partito cercano di scaricare il loro declino su altrui responsabilità.
Noi pensiamo, pur essendo garantisti fino in fondo, che il buon gusto morale vorrebbe che chi è rinviato a giudizio facesse un passo indietro fino al chiarimento delle proprie vicende giudiziarie. Ma certamente, il Partito Democratico non ci pare abbia le carte in regola per scagliare la prima pietra.
Non sarebbe più serio e utile per quel partito costituirsi parte civile in un processo interno che lo portasse ad analizzare e riflettere sulle ragioni per le quali milioni di elettori lo hanno abbandonato nei sei passaggi elettorali tra amministrative e politiche degli ultimi anni.
Un partito, che con le politiche renziane di questi anni, ha tradito i suoi stessi valori fondanti, che ha lasciato i cittadini, i lavoratori, i giovani in balia delle incertezze e del precariato.
Un partito che a Pescia come nel paese si è chiuso nel palazzo senza più dialogare neppure con  i propri iscritti. Se ha un pò di umiltà e di coraggio,   la segreteria PD si interroghi per quali motivi fino a Maggio non era stata in grado di designare un candidato a Sindaco, tanto da determinare l’ intervento dei vertici  Regionali. Forse qualche risposta la troveranno!  Altro che responsabilità del Giurlani per il calo di iscritti e di consensi.
Insomma , “chi è causa del suo mal pianga se stesso”.

 

Liberi e Uguali sezione di Pescia

 

 

 

Comunicato stampa

 

 

 

Comunicato stampa