Dopo la sonora bocciatura dalla Soprintendenza e dalla Regione, le quali hanno imposto modifiche così pesanti da incidere fortemente sulla logica (se logica c’era) della pianificazione proposta dal Comune, il piano operativo torna in Consiglio Comunale. Del Piano Operativo originario sono praticamente rimasti coriandoli sui quali il Consiglio Comunale (al quale il Piano Operativo è stato sottratto ormai da due anni ribadiamo) dovrà tornare ad esprimersi per consentire a Regione e Ministero dei Beni Culturali di verificare se il pianificatore pesciatino ha fatto bene i compiti a casa che gli sono stati perentoriamente assegnati.  Non si capisce quindi di cosa possa compiacersi la forza politica che è responsabile di una simile e inedita bocciatura. Adriano Vannucci capogruppo della maggioranza, si lancia nel solito editto farlocco.  “Il piano operativo è quindi conforme alle norme, prescrizioni, invarianti paesaggistiche e di pianificazione territoriale regionali e potrà tornare in consiglio comunale per il passaggio definitivo e diventare definitivamente strumento operativo” scrive a tal proposito.  Basterebbe andare su internet  per vedere il Piano di Indirizzo Territoriale e rendersi conto che il trionfalismo è quanto meno infondato. Ciò che sta per accadere in realtà è che la maggioranza, tornata a Canossa, si accinge a recepire quelle che sono di
fatto delle severe prescrizioni. Comunque anche noi cittadini stiamo attendendo di conoscere (insieme ai nostri avvocati) cosa approverà realmente il Consiglio per vedere se ci sono solo i “coriandoli” scampati alla falcidia di Regione e Ministero o altri scempi. La cifra distintiva di questa maggioranza non cambia, preferiscono cambiare il senso delle cose.

PESCIA E’ DI TUTTI

Il coordinatore   Leggio Salvatore

Comunicato stampa