Mentre il Comune di Pescia non ha mai considerato la nostra associazione di cittadini, siamo felici che la Prefettura di Pistoia abbia ritenuto fondata la nostra segnalazione rispetto all’eventuale sussistenza di una causa di incompatibilità del Sindaco di Pescia a seguito delle condanne definitive che gli sono state irrogate dalla Corte Conti sulle vicende inerenti UNCEM.
Il fatto che la Prefettura di Pistoia abbia ravvisato la necessità di chiedere un parere al Ministero dell’Interno dimostra che le nostre valutazioni fossero degne di attenzione e non infondate o pretestuose come vengono sempre definite da alcuni.
Il Ministero dell’Interno afferma che spetta al Consiglio Comunale pronunciarsi: se il Presidente del Consiglio non avesse la sensibilità istituzionale di sottoporre lui stesso la valutazione al Consiglio Comunale, ci aspettiamo che altri consiglieri si attivino affinchè il Consiglio Comunale si pronunci.
Ricordiamo a tutti i consiglieri comunali che, al di là della loro appartenenza politica, sono amministratori pubblici e dunque soggetti con diritti e doveri, con profili di responsabilità non solo politica verso l’ente che hanno l’onore di amministrare. Ci auguriamo pertanto che, senza alcun indugio, la questione venga affrontata. Non possiamo permetterci di avere un’amministrazione comunale guidata da un Sindaco i cui atti potrebbero essere eventualmente viziati qualora fosse constatata l’incompatibilità e quindi occorre che il Consiglio Comunale si pronunci quanto prima per dare certezza all’ente, ai dipendenti che vi lavorano e ai cittadini che sono sempre più sconcertati per il fatto che, mentre le sentenze di condanna piovono, ci sia chi fa finta di niente o trova giustificazioni assurde. Pescia non si merita questo e chi dice di tenerci dovrebbe dimostrarlo con i fatti e non con le parole, togliendo il Comune dallo stillicidio a cui lo sta sottoponendo.
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PESCIA E’ DI TUTTI
IL DIRETTIVO