Pubbichiamo il comunicato di Salvatore Leggio (Pescia è di tutti) su alcune problematiche del Piano Operativo Comunale.

 

A Pescia vediamo oramai di tutto e di più: l’ultima puntata vede il tecnico incaricato e pagato dal Comune  per la redazione del Piano Operativo, partecipare in prima persona all’iniziativa di una forza politica, anche se affibbiare a Pescia Cambia il titolo di partito politico è un’offesa per i veri partiti.
Non si è mai visto che un tecnico incaricato dal Comune e pagato con i soldi di tutti i cittadini partecipasse ad un’iniziativa di parte. Sarebbe stato grave qualunque parte fosse stata, a maggior ragione però se il tecnico incaricato dal Comune interviene in una iniziativa a supporto di un amministratore pubblico sospeso per effetto di una legge in quanto condannato in primo a grado per peculato.
L’architetto Massetani ha perso, con questa discesa in campo, la residua immagine di imparzialità che aveva: si è trasformato in militante politico e riteniamo che deve essere coerente con la scelta che ha fatto, sciogliendo subito il suo contratto con il Comune di Pescia.
Ci auguriamo che lo abbia già fatto, in ogni caso vogliamo tranquillizzare i cittadini che valuteremo in modo ancora più specifico gli atti e, nel caso, ci attiveremo nelle sedi opportune anche al fine di comprendere se sono state recepite le pesanti prescrizioni di Regione e Sovrintendenza.
Su un fatto concordiamo: Pescia ha necessità di questo importantissimo strumento urbanistico e la responsabilità di questa grave impasse è da ascrivere esclusivamente all’amministrazione Giurlani. Dall’alto della loro supponenza hanno ignorato suggerimenti e critiche costruttive provenienti da decine di comitati di cittadini e associazioni.
Tuttavia ci preme sottolineare che al netto dei proclami trionfalistici il P.O. è tutt’altro che pronto: dopo il passaggio in Consiglio comunale dove la maggioranza è chiamata a prendere atto delle prescrizioni ed approvare ciò che resta del Piano Operativo originario,  dovrà tornare in Regione e passare al vaglio del  Ministero dei Beni Culturali.

Il coordinatore
Leggio Salvatore