Dopo l’eco nazionale del convegno di inaugurazione della mostra fotografica “Una porta sul futuro” che celebrava i 90 anni del Mercato dei Fiori, una nuova iniziativa culturale dell’amministrazione comunale di Pescia arricchisce lo studio del passato della città dal punto di vista architettonico, mettendone in risalto le eccellenze e la grande qualità degli interventi che sono ancora attualissimi.
Saranno infatti il sindaco della città Oreste Giurlani e l’assessore alla cultura Guja Guidi a dare il via ai lavori del convegno dal titolo “ Gli architetti del Mercato dei Fiori di Pescia negli anni della ricostruzione post-bellica”, in programma Sabato 27 Ottobre 2018 al Palagio, a partire dalle ore 10.
L’iniziativa , organizzata dal Centro di Documentazione sull’Architettura Contemporanea in Toscana, dal Dipartimento di Architettura dell’ Università di Firenze , dal Comune di Pescia, dall’ Archivio di Stato di Pistoia, Sezione di Pescia, riunisce molti importanti studiosi della materia a livello nazionale e metterà in evidenza la notevole importanza accademica che la genesi di tali interventi continua a mantenere a livello mondiale.
“Ancor prima che all’estero si cominciasse a parlare di “miracolo economico” italiano, le architetture e le grandi strutture di ingegneria edificate nella penisola dal 1945 ai primi anni 1950 avevano cominciato a veicolare a livello internazionale l’immagine di un paese determinato a risarcire le distruzioni prodotte dalla guerra con costruzioni che abbinavano a tecniche costruttive d’avanguardia esiti di alta qualità formale- si legge nella presentazione dell’evento-. A testimonianza di ciò diverse pubblicazioni e mostre che avevano per tema la nuova architettura italiana, si susseguirono negli anni ’50 del secolo scorso in terra straniera.
Il Mercato dei fiori di Pescia (1949-1951), di Giuseppe Giorgio Gori, Enzo Gori, Leonardo Ricci, Leonardo Savioli e Emilio Brizzi, rappresenta la prima importante affermazione di un gruppo di allievi di Giovanni Michelucci e rientra nel novero delle opere che più hanno contribuito a far conoscere l’eccellenza dell’architettura italiana degli anni della ricostruzione postbellica, attraverso pubblicazioni a livello internazionale e il riconoscimento ottenuto alla II Biennale di architettura di San Paolo del Brasile.
Gli stessi autori nei decenni successivi realizzeranno opere quali: i ponti nuovi Vespucci a Firenze, e San Francesco a Pescia e la ricostruzione di quello di Santa Trinita sempre a Firenze; il villaggio Monterinaldi; il complesso residenziale di Sorgane, tutti a Firenze e dintorni; oltre al Nuovo Mercato dei Fiori e al villaggio INA casa a Ricciano, sempre a Pescia, opere che hanno lasciato un segno indelebile sul nostro territorio regionale, ma con un’attenzione anche oltre confine, influenzando le ricerche urbanistiche e architettoniche degli anni ’50, ’60, ’70 del secolo scorso.
La giornata dedicata all’attività di questi architetti negli anni della ricostruzione intende non solo proporre un approfondimento della conoscenza del contesto culturale che ha prodotto un’opera come il Mercato dei fiori, ma anche essere l’avvio di una più generale riconsiderazione del patrimonio dell’architettura toscana degli anni della ricostruzione. Il ventennio successivo alla seconda guerra mondiale è stato uno dei periodi più felici della creatività italiana, nel campo dell’architettura come in quelli della progettazione degli spazi verdi e dell’industrial design. Si tratta di un patrimonio che dopo più di mezzo secolo di vita dimostra i segni del tempo, quando non si trova al limite del collasso statico. La sua conoscenza e il suo studio sono fondamentali per l’individuazione delle emergenze architettoniche meritevoli di tutela e per la messa a punto di adeguate terapie conservative. Questa giornata segna dunque l’inizio di una attività di ricerca che impegnerà il CeDACoT (Centro di Documentazione sull’Architettura Contemporanea in Toscana) nei prossimi anni, in coordinamento con altri progetti di ricerca sviluppati in ambito nazionale ed europeo”.
GLI ARCHITETTI DEL MERCATO DEI FIORI
DI PESCIA NEGLI ANNI DELLA RICOSTRUZIONE POSTBELLICA
Giuseppe Giorgio Gori Enzo Gori Leonardo Savioli Leonardo Ricci Emilio Brizzi
Pescia Palazzo del Podestà 27 ottobre 2018
Programma
10.00 – Saluti del Sindaco di Pescia Oreste Giurlani e dell’Assessore alla Cultura Guja Guidi.
10.15 – Saluto di Ulisse Tramonti (CeDACoT, Pescia).
Moderatore Ezio Godoli
10.30 – Ulisse Tramonti, I concorsi per i ponti a Firenze e in Toscana.
11.00 – Fabio Fabbrizzi, Le architetture di Giuseppe Giorgio Gori negli anni Cinquanta.
11.30 – Paola Ricco, Dalla Città Ideale al paesaggio urbano di Sorgane: il percorso di Savioli.
12.00 – Claudia Massi, Giuseppe Giorgio Gori: le architetture per Pescia.
12.30 – Gabriella Carapelli e Mauro Cozzi, Giuseppe Giorgio Gori: gli allestimenti degli interni.
13.30 – Pausa pranzo
Moderatore Ulisse Tramonti
15.30 – Lorenzo Mingardi, Giuseppe Giorgio Gori: una scuola in forma di città.
16.00 – Ezio Godoli, L’APAO, Frank Lloyd Wright e la cultura architettonica toscana.
16.30 – Francesco Lensi e Fabio Turcheschi, Gli ingegneri di Giuseppe Giorgio Gori.
17.00 – Corinna Vasić Vatovec, Leonardo Ricci e gli architetti ‘michelucciani’: dalla ricostruzione al Mercato dei Fiori di Pescia.
17.30 – Riccardo Renzi, Leonardo Ricci e Leonardo Savioli 1945-1963: l’edilizia residenziale.
18.00 – Antonietta Iolanda Lima, I villaggi di Leonardo Ricci per la comunità valdese da
Agàpe a Riesi.
Comunicato stampa