La situazione del mercato dei fiori è emersa in questi giorni non per volere dell’amministrazione ma per quello di un’associazione di categoria, ed è grave il ritardo rispetto alle tempistiche prescritte dai Vigili del Fuoco.
Da mesi in Comune sapevano delle problematiche del mercato e che la competenza dell’intervento era prettamente comunale vista la proprietà dell’immobile.
Nei giorni scorsi l’Assessore Morelli ha tanto sbandierato i risultati ottenuti dal PNRR relativi al bando per la rigenerazione urbana promosso dal Governo con fondi per il Ponte dei Marchi, Collodi e Piazza Mazzini e visionando gli allegati del decreto di assegnazione si evince che non era stato presentato il progetto per il mercato dei fiori, inserito invece in una manifestazione di interesse della Regione che è cosa ben diversa dal bando del Governo dove bastava inserire il progetto per vedersi approvare le risorse.
Siamo ben coscienti che l’ammontare del progetto supera gli 8 milioni di euro ma, se in comune hanno studiato il bando, sapevano benissimo che i comuni tra 15.000 e 49.999 abitanti avevano un limite massimo di 5 milioni di euro di contributi: che di 5 mln chiesti e ottenuti il Comune non potesse chiederne almeno uno o due per un bene di sua proprietà?
Se quindi la matematica non è un’opinione, per il progetto del mercato dei fiori era possibile chiedere un finanziamento di 2,8 milioni di euro, che avrebbero rappresentato comunque una buona base dalla quale partire per reperire i restanti fondi necessari, o comunque avrebbero potuto prevedere un primo step di opere da realizzare per scongiurare tale chiusura.
Partecipando quindi al bando non ci saremmo trovati nell’ennesima situazione di emergenza, che rischia di riverberarsi su tantissime aziende.
Il Comune di Pescia ha perso un’occasione e i nostri amministratori devono chiarire come mai hanno fatto la scelta di escludere il mercato dei fiori da un’occasione così straordinaria come quella del PNRR.
L’auspicio del Partito Democratico di Pescia, esattamente come nel 2016, è quello di scongiurare la chiusura della struttura.
Del fatto che a Pescia non ci sia un’Amministrazione pienamente operativa con un sindaco sospeso, con la vicesindaca dimissionaria e con l’assessore anziano che ormai opera in “smartworking” come si evince dagli ultimi atti di Giunta, non possono farne le spese centinaia di persone.
PD Pescia
Comunicato stampa