Una totale immersione nell’arte della filatura manuale, nelle macchine tessili di fine Ottocento e in un progetto di filiera di lana d’alpaca a chilometro zero, unico nel suo genere. È ciò che offre la prima tappa di TIPO – Turismo Industriale Prato in programma sabato 30 settembre 2023. Appuntamento alle 15 al Museo delle Macchine Tessili di Vernio (via della Posta Vecchia 1, Mercatale di Vernio), luogo del primo appuntamento della giornata. Si potranno visitare esemplari di telai, filande, carde e particolari macchinari tessili risalenti alla fine dell’Ottocento con un focus sulla storia e la vocazione industriale della valle e un percorso didattico e tecnologico sulla filiera tessile del cardato.
Al Mumat, ad esempio, è possibile osservare l’unico esempio musealizzato di filatoio meccanico discontinuo (selfacting) dell’area pratese: si tratta di una porzione dell’enorme macchinario risalente al dopoguerra, prodotto dalla ditta meccanotessile pratese Bigagli, leader mondiale nel settore. La “filandra”, come la chiamano i pratesi, è la macchina tessile più importante per quanto riguarda la filiera del tessile cardato riciclato: è qui che il groviglio di fibre derivate dagli stracci e dagli scarti di lavorazione si trasforma in nuovo filato da reimmettere sul mercato, in un virtuoso ciclo green. Seconda tappa del tour sarà l’allevamento di alpaca Anticofeudo, in località Terrigoli (via Cerbino 11, Terrigoli di Vernio). Qui la scommessa di due giovani valbisentini è diventata realtà, con la creazione, nel 2012, non solo di un allevamento di questi simpatici ovini di origine sudamericana, che perfettamente si sono integrati al clima e alla natura della Val di Bisenzio, ma soprattutto con la realizzazione di un progetto di filiera di lana d’alpaca a km 0. La pregiata fibra, infatti, viene lavorata quasi interamente all’interno del distretto tessile pratese, sfruttando la secolare competenza e knowhow degli operai nel trattare le materie prime più disparate. Una volta tosata e pulita, la lana viene trasformata in prezioso filo da maglieria nelle aziende pratesi e infine lavorata manualmente per la creazione di esclusivi prodotti tessili interamente home made. Una curiosità: la denominazione di ogni articolo di filato rimanda al nome del singolo alpaca da cui proviene, di cui si mantiene il colore naturale, senza intervento della tintura.
I visitatori, oltre a conoscere ed entrare fisicamente in contatto con gli alpaca, ne scopriranno l’etologia e le abitudini, e potranno toccare con mano la morbidezza della loro lana. Con un salto indietro nel tempo, ci sarà la possibilità di sperimentare con un laboratorio direttamente nei pascoli dell’allevamento, la particolare esperienza della filatura manuale, antico lavoro a domicilio portato avanti dalle donne contadine della zona, e oggi tramandato come sapienza artigianale e applicato alla lana di alpaca, tramite semplici attrezzi in legno e grande maestria. Sarà infine allestito solo per i visitatori di TIPO un angolo dello shopping direttamente in allevamento con stole, abiti, cappelli e tessuti di arredo realizzati a mano con la lana dei simpatici alpaca di Vernio.
Tutti i tour si svolgono con ritrovo sul posto con mezzi propri. Il costo, comprensivo di ingresso e visita guidata: intero 15 euro, ridotto 12 euro per soci Unicoop Firenze, che quest’anno sostiene il progetto collaborando alla promozione. Ingresso ridotto anche per gli iscritti alle associazioni Arci, Acli, Mcl, ex allievi Istituto Buzzi, iscritti patronati CGIL, CISL, UIL, iscritti Ordine Architetti Prato. Tessera in corso di validità da esibire all’ingresso.
”I nuovi itinerari di TIPO – Turismo Industriale Prato confermano il dinamismo di questo progetto che valorizza il nostro territorio e il nostro Distretto – dichiara Gabriele Bosi, assessore al turismo del Comune di Prato -. La ricerca costante, da parte dei turisti, di esperienze nuove e originali trova in TIPO una risposta affascinante e non replicabile altrove. In questo modo puntiamo a far conoscere sempre di più Prato e a raccontare la qualità del lavoro e la bellezza delle nostre aziende. Dopo il primo Festival del Turismo industriale che si è tenuto a Prato questa primavera, vogliamo continuare a dare centralità a questo progetto in dialogo con gli altri prodotti turistici che il nostro territorio offre ai cittadini e ai visitatori. Per questo motivo ringrazio tutti i nostri partner e tutti gli aderenti alla rete Amici di TIPO, in crescita costante”.
“Un nuovo modo di scoprire e valorizzare il nostro territorio: antichi opifici e attività imprenditoriali insieme per raccontare la storia e il futuro della nostra realtà – commenta Maria Lucarini, assessora a cultura e turismo del Comune di Vernio –. Per il Mumat e per il Comune di Vernio il progetto TIPO rappresenta un importante strumento per valorizzare le nostre competenze grazie al sapiente lavoro della Fondazione CDSE e alla disponibilità di Anticofeudo, giovane e promettente impresa artigiana locale”.
“Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto TIPO e siamo molto felici di sostenere questa iniziativa che offre ai nostri soci un’importante occasione per scoprire il patrimonio industriale di Prato e l’arte della filatura, a stretto contatto con il territorio e le sue aziende – fanno sapere da Unicoop Firenze –. Gli appuntamenti in programma offrono un’esperienza di visita turistico-culturale alla scoperta della storia e dell’eccellenza del distretto tessile pratese, luogo di incontro fra sapere e saper fare. È un programma ricco e originale, che risponde bene all’impegno di Unicoop Firenze per diffondere e valorizzare ogni forma di espressione culturale del nostro territorio”.
TIPO – Turismo Industriale Prato
Trasformazione, turismo e futuro sono i tre capisaldi di TIPO – Turismo Industriale Prato, il progetto nato per raccontare la città di Prato con un viaggio originale nel più grande distretto tessile d’Europa e nella “Toscana che non ti aspetti”, dinamica e contemporanea. Un’esperienza unica, giunta alla sua terza edizione, alla scoperta dei luoghi industriali suggestivi e ricchi di fascino in cui è presente la mano di grandi architetti e si respirano le storie di coloro che li hanno vissuti. Sono proprio le fabbriche a raccontare la città e il distretto del Museo del Tessuto, del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci e del Mumat – Museo delle macchine tessili, come modello di imprenditorialità, cura dell’ambiente e progettazione culturale. Un “dentro e fuori” dalle archeologie industriali agli stabilimenti in attività, per toccare con mano i tessuti e la loro storia.
Oltre ai percorsi guidati di TIPO ci sono quelli indicati in un’apposita app, da svolgere in autonomia nelle aree della trasformazione urbana e industriale.
Il progetto TIPO è stato un’intuizione azzeccata che ha da subito ricevuto una straordinaria accoglienza. Per questo motivo oggi la proposta fa parte dell’offerta turistica di Prato, esplorando la nuova frontiera del turismo esperienziale e valorizzando il DNA e la storia del territorio.
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TIPO – Turismo Industriale Prato è ideato e organizzato da Comune di Prato, Fondazione Museo del Tessuto, Fondazione CDSE Centro di Documentazione Storico Etnografica; in collaborazione con i Comuni di Cantagallo, Carmignano, Poggio a Caiano, Montemurlo, Vaiano, Vernio, e con Toscana Promozione Turistica, Visit Tuscany, ERIH (European Route of Industrial Heritage), ACTE (Associazione Comunità Tessili Europee). Partner organizzativo: Capviaggi. TIPO 2023 è promosso con il supporto di Unicoop Firenze.
INFORMAZIONI TIPO PRATO
Programma su www.tipo.prato.it
Gli itinerari di TIPO: in italiano e inglese, sempre accessibili (guida e piantina all’Ufficio del turismo di Prato).
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Ufficio stampa: laWhite – press office and more tipoprato@lawhite.it
Beatrice Ghelardi
Francesco Bondielli
Silvia Bianco
Comunicato stampa