Ci sono delle tradizioni che, mentre tutto cambia, specialmente nel mondo della scuola, per fortuna vengono mantenute vive da certi custodi speciali: le recite di fine anno scolastico per i bambini delle scuole materne.

 

Quelli della “S.ta Maria Assunta” di Alberghi di Pescia hanno maestre (e un maestro) davvero fuori del comune: venerdi 7 giugno hanno dato vita a uno spettacolo che ha lasciato tutti senza fiato, fin dal momento in cui il sipario si è aperto per la prima volta e ha mostrato il mondo a un pubblico emozionatissimo: la rappresentazione dei cinque continenti in un trionfo di oro, colori e palloncini, un mondo multicolore attraverso cui viaggiano in mongolfiera Campanellino e i suoi 80 amici, i bambini delle quattro classi delle Coccinelle, dei Pulcini, degli Scoiattoli e dei Lupetti.

 

Tutto cambia, appunto, e come sottolinea la maestra Franca all’inizio dello spettacolo, l’obiettivo è non aver paura del cambiamento, e far acquisire ai bambini consapevolezza del mondo attraverso la conoscenza delle culture e delle tradizioni delle persone che arrivano da noi da tanti luoghi della Terra. Si comincia dall’Africa, sulle note di “Jambo Bwana” su cui ballano i piccolissimi delle Coccinelle; poi arrivano i Pulcini in kimono e costumi orientali, e fanno ruotare i loro ombrellini accompagnati da “Japanese Boy”. Sembrano navigati professionisti del palco i Lupetti che ballano “New York New York” in lustrini, bastone e cilindro, e non sono meno disinvolti i carioca in coloratissimi costumi arancio e gialloverde che scuotono le maracas sulle note di “Brasil Brasil”.

 

Poi si arriva nella terra dei canguri, dove non possono mancare i surfisti che cavalcano le onde del mare più bello, quello dell’immaginazione. E alla fine del viaggio si torna in Europa, passando dal Moulin Rouge per un ultimo can can, da Napoli per una tarantella e una pizza, dalla Sicilia per un ballo tradizionale.

 

Alla fine dello spettacolo per molti genitori il momento più emozionante: la consegna dei diplomi ai bambini dell’ultimo anno, quelli che andranno ad affrontare il mondo là fuori: ed è dura, baby, è un mondo difficile, ma qualcuno deve pur andarci. In toga da laureandi ricevono il diploma dalle loro maestre, e non si sa chi è più emozionato; ma forse le mamme, i papà e i nonni in sala, che si sbracciano e fanno foto, un luccichìo di flash che nemmeno a San Siro per il derby.
Poi, la riconsegna dei bambini e il buffet: a quel punto i più piccoli piangono, stanchissimi, qualcuno dorme già in braccio al papà, qualcuno invece vorrebbe che la festa continuasse: ma è l’ora di andare. Le maestre (e il maestro), sfiniti, ringraziano i presenti, bambini e genitori, don Stefano, don Mario il presidente, e poi si ritirano in una classe: hanno bisogno di un momento di pace, lasciamoglielo.

 

A loro il ringraziamento dei genitori, a cui appare chiarissimo tutto il lavoro che una festa del genere ha richiesto: Franca Crudeli e Maria Valeriano (sono loro ad aver cucito tutti i costumi, con l’aiuto di nonna Annamaria), Giada Bonelli, Cinzia Saccavino, Alessandro Pacini, Elisa Brunelli, Alessia Bini, Silvia Cecchi, Rosy Passantini, grazie di cuore, e la gratitudine eterna di chi sa cosa vuol dire occuparsi dei figli degli altri, e farlo con amore e passione. Troppo spesso dei maestri si parla soltanto quando qualcuno di loro sbaglia: ci si dimentica che la grande maggioranza di questi professionisti fa un lavoro bellissimo e difficile, e lo fa bene, ogni giorno, senza che tv e giornali lo raccontino. Noi lo sappiamo, e ve lo vogliamo dire.
E un abbraccio, anche se virtuale, da tutti i loro bambini, che sono stati protagonisti di qualcosa di speciale: no, non soltanto la recita di venerdi sera. Un viaggio iniziato un bel pò di mesi fa, non in mongolfiera, ma altrettanto appassionante.

 

di Stefania Berti

 

Fonte : Valdinievole Oggi