Una collezione di quasi mille volumi tutta incentrata su Pinocchio andrà ad arricchire il prezioso patrimonio custodito dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi di Pescia. La donazione è arrivata di questi giorni. Si tratta di una raccolta iniziata dall’avvocato Oddo Marinelli, membro dell’Assemblea Costituente italiana e giornalista, continuata poi dal nipote, il medico Alberto Volpe, che è stato punto di riferimento della medicina legale delle Marche centrali e membro del Bureau Medico Internazionale per il riconoscimento dei miracoli di Lourdes.
La collezione è composta da edizioni complete, riduzioni illustrate per bambini, fumetti e trascrizioni in braille, in italiano, in varie lingue del mondo e in vari dialetti. C’è anche un Pinocchio in russo tradotto da Tolstoj, per esempio, oppure Pinocchio in bergamasco o in sardo (Is contus de Opineddu).
A iniziarla fu Oddo Marinelli (Ancona 1888-1972) che doveva avere una grande passione per il burattino di Collodi, tanto che fu tra i promotori della realizzazione della statua di Pinocchio ad Ancona, opera dell’artista Vittorio Morelli inaugurata il 30 maggio del 1954. La collezione fu poi ampliata dal nipote Alberto Volpe (1822-2010), a cui passò iure hereditatis. Complessivamente conta 950 volumi, raccolti tra il 1902 e il 2010.
Dopo la scomparsa di Volpe, il legale degli eredi – avvocato Francesco Bernabucci – ha preso contatto la Fondazione Collodi, informandola della donazione della collezione che viene così messa a disposizione degli studiosi di Carlo Lorenzini e di Pinocchio. I testi catalogati saranno collocati all’interno della Biblioteca Collodiana, dove la Fondazione conserva tutte le opere di Lorenzini e un’infinità di edizioni de Le avventure di Pinocchio: dal racconto pubblicato a puntate nel Giornale dei bambini nel 1881 (e la prima edizione del 1883) fino a opere contemporanee, in tutte le lingue.
Fondazione Collodi Pinocchio
Comunicato stampa
nelle foto : Marinelli in occasione inaugurazione statua Pinocchio ad Ancona